Aziende comunali, guerra per bande Scontro duro fra sindacati e vertici delle Spa sul personale

Il giorno in cui inizia la Perdonanza celestiniana che è simbolo di riconciliazione e perdono la città è costretta ad assistere con sempre maggiore sgomento a uno scontro mai visto sulla gestione delle ex municipalizzate, oggi Spa a totale controllo comunale. Se fossero le solite beghe politiche-amministrative-sindacali, poco male. Ma le Spa comunali, quasi tutte in profondo rosso, sono quelle che gestiscono servizi fondamentali: i trasporti urbani (Ama), l’igiene urbana (Asm), le farmacie pubbliche (Afm), il turismo montano (Ctgs). Pochi giorni fa il sindaco Cialente ha cominciato ad aprire il fuoco parlando di esuberi (all’Ama in particolare) e lanciando strali anche verso alcuni rappresentanti sindacali. Da allora è stato un crescendo: il nodo è la gestione del personale, le assunzioni presunte clientelari fatte in passato (Cialente se l’è presa soprattutto col suo predecessore Biagio Tempesta a capo per 10 anni di una giunta di centrodestra). A reagire con veemenza l’Ugl con il suo segretario regionale Piero Peretti. Peretti e Cialente su Facebook – sempre più zona franca nella quale i politici si tolgono la maschera e parlano come pensano – se ne sono dette di tutti i colori tanto che il sindaco ha proposto «all’avversario» un duello rusticano all’alba. Ci sarebbe da ridere se dietro non ci fossero la gestione dei servizi pubblici e il futuro di decine di famiglie. L’Ugl aveva denunciato – riferendosi all’Asm – «assunzioni ballerine, strane consulenze e nepotismo con affidamenti a familiari». Gli altri sindacati hanno volato un po’ più basso (la Uil ieri se l’è presa con le modalità con cui si sta arrivando alla messa a punto del concorso per gli uffici della ricostruzione e ha dato praticamente del “bugiarda” all’assessore Leone) ma sta aumentando l’insofferenza verso l’amministrazione. Ieri sera alle accuse dell’Ugl ha replicato il presidente dell’Asm Luigi Fabiani. Leggete il tono: «Nonostante le evidenti finalità di “sciacallaggio” politico che caratterizzano i continui attacchi da parte dell’Ugl alla gestione dell’Asm corre comunque l’obbligo di rispondere all’ultimo comunicato a firma di Comandino Di Lorenzo. Nel momento in cui vengono intaccate le “rendite di posizione”, alle quali l’Ugl è stata dalle precedenti gestioni abituata, scatta quel meccanismo di auto-difesa che, per lo più, si manifesta con attacchi contro tutto e tutti, anche in forma confusa e contraddittoria; l’importante è dare in pasto alla gente delle notizie, vere o false che siano, purché scandalistiche. Nessuna assunzione “a chiamata diretta” è stata effettuata dall’Azienda! Nessuna assunzione è stata fatta dal giugno 2007 e ciò è ben noto all’Ugl che mente sapendo di mentire e tenta di far confusione con il personale addetto alla selezione delle macerie che presta servizio con la formula della somministrazione di lavoro interinale e, pertanto, non è assunto dall'Asm. Il signor Di Lorenzo, forse male informato, cita gli incrementi contrattuali: l’incontro con le rappresentanze sindacali, tenutosi il mese scorso, si è concluso con un rinvio a settembre della discussione relativa all’adeguamento del contratto. Per tutto il resto, abbiamo dato mandato ai nostri legali di tutelare l’immagine dell’Azienda, del Presidente e dell’intero Consiglio d’Amministrazione, in quanto il comunicato del signor Di Lorenzo non è né veritiero né, tantomeno, verbalmente “continente” e, pertanto, appare gravemente diffamatorio». Che la Perdonanza porti consiglio

 



Condividi

    



Commenta L'Articolo