Alberghi Pieni con le presenze per la ricostruzione

Solo a settembre sono attesi 17mila persone. Ma prima che finisca il tempo del terremoto, bisognerà pensare seriamente a fare turismo». Il richiamo arriva dal responsabile degli albergatori dell'Aquila, Mara Quaianni, proprietaria dell'hotel Amiternum, la quale invita ad «avviare subito una discussione per gettare le basi per il turismo e per non tornare, quando l'emergenza terremoto sarà finita, a girarsi i pollici». «Prima del 6 aprile L'Aquila era una città turisticamente morta, insignificante sulla carta geografica - continua la Quaianni -, ora c'è stato il terremoto, poi il G8, e dell'Aquila ha parlato il mondo intero. È brutto dirlo, ma l'immane tragedia ci ha fatto conoscere. Nei prossimi anni non bisogna disperdere questo che è comunque un patrimonio». La Quaianni auspica delle iniziative per ospitare i turisti quando saranno riaperti luoghi e monumenti.



Condividi

    



Commenta L'Articolo