Traversata del Gran Sasso nella Val Maone

22 Agosto 2009 Cronaca di una traversata

L’escursione è una delle più belle paesaggisticamente e non presenta difficoltà elevate. La traversata inizia da Campo Imperatore, saliamo alla Sella di Monte Aquila, per entrare nella Conca di Campo Pericoli, in discesa fino al Rifugio Garibaldi che è stato il primo costruito dal Cai di Roma sul Gran Sasso nel lontano 1886.  Nonostante l'alta stagione estiva, troviamo il rifugio inspiegabilmente chiuso. Anche il tavolo di legno che normalmente si trova all'esterno, è scomparso. Fortunatamente siamo attrezzati con una specialità venezuelana che ha portato Anna Rita: l'areppa (una specie di supplì fatto con farina di mais e imbottito di salumi e formaggi), quindi ci concediamo una pausa per la colazione, con il caffè caldo che Marino porta nel termos. A Campo Pericoli, dopo aver superato il Rifugio Garibaldi e Le Capanne, arriviamo
nell’alta Val Maone, alla località “Conca d’Oro”, dove nel 1992 sono stati reintrodotti i primi camosci, che, potendosi riprodurre in piena libertà ed in un ambiente di montagna idoneo, oggi hanno raggiunto un consistente numero di esemplari. A dire il vero noi non siamo fortunati e non riusciamo a vedere nemmeno l'ombra di un camoscio. Marino mi invita a salire nella Grotta dell'oro e io lo seguo volentieri. All'interno della grotta scattiamo qualche foto, quindi proseguiamo verso le "Sorgenti del Rio Arno" e dopo aver osservato le omonime cascate, risaliamo verso i Prati di Tivo.

 


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