Funivia al buio la luce fa male ai pipistrelli

 La luce notturna spaventa i chirotteri. E le farfalle notturne. E così la funivia del Gran Sasso non può essere illuminata dal tramonto all’alba. Lo rivela, in un passaggio del suo intervento al forum organizzato dal Centro, il sindaco Cialente. Una piccola storia in mezzo ai grandi temi dello sviluppo del turismo, della ricerca e della scienza applicata. «Abbiamo trovato i soldi per illuminare, per motivi di sicurezza, i pali della funivia del Gran Sasso, è tutto pronto, appalto compreso, ma i lavori non possono partire. Alla prima neve la Provincia chiude la strada e Campo Imperatore, dove ci sono albergo e ostello, rimane isolato. L’unica via di accesso è la funivia, che però così com’è non può funzionare di notte. Per sette minuti di luce a tre pali della funivia rischiamo di perdere tutto. Ora dobbiamo trovare una soluzione con il Parco. Eppure, e lo dico da camperista», ironizza il sindaco, «mettendo l’illuminazione creiamo una concentrazione enorme di insetti tale da apparecchiare la tavola ai volatili notturni». Chissà come andrà a finire la storia dei chirotteri e delle farfalle notturne, già sollevata da alcune associazioni ambientaliste. Restando ai temi legati all’ambiente, alla domanda di Silverio Iannella sulla possibilità di realizzare una centrale per la produzione di energia alimentata con i materiali di scarto del sottobosco, il sindaco ricorda che «la centrale a biomasse di Bazzano la città non l’ha voluta e l’ha rigettata. Come spesso accade, quando si annuncia qualcosa del genere tutti dicono: va bene, ma non nel mio giardino». Fulgenzio Ciccozzi, infine, segnala i problemi della burocrazia che strangola i cittadini e le ditte della ricostruzione, auspicando interventi di semplificazione delle procedure, pur nel rispetto della legge, per rendere «meno complicata la vita».

 



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