Un uomo solo al comando....

Un uomo solo al comando….. dopo 60 anni la celebre frase di Mario Ferretti torna di attualità. Questa volta però non è riferita a Fausto Coppi ma a te Massimo Cialente, e sei solo al comando non perché hai staccato tutti, ma perché ormai non ti si fila più nessuno. Tutte le istituzioni ti hanno mollato; speriamo che non mollino la città. I danni causati dal terremoto sono immensi, ed affrontare questo problema esige sacrifici e grande forza di volontà, oggi però non possiamo fare a meno di dire ciò che ormai molti pensano ma non dicono, compresa la tua maggioranza e cioè che il vero problema oggi sei proprio tu e non gli altri come spesso ti accade di sottolineare. C'è un imbuto con un tappo che blocca tutto, e quel tappo purtroppo sei tu, incapace di prendere qualsiasi decisione, o meglio prendi solo quelle che ti fanno comodo, di studiare qualsiasi strategia, di pianificare e progettare alcunché. Dal giorno del terremoto la gente non ha avuto più la possibilità di parlarti. Ti sei rinchiuso dentro una fortezza praticamente impenetrabile. Invece di stare a contatto con i tuoi cittadini hai preferito stare vicino alle telecamere, a fare passerella a farti immortalare vicino ai potenti, finché non ti hanno scaricato e sei rimasto solo. Ti avevamo raccomandato di stare fra la gente, di mettere il tuo "ufficio" in una tenda alla rotonda di Piazza d'Armi in modo da essere facilmente raggiungibile, ti avevamo detto esattamente: Il Sig. Sindaco doveva stare con una sua tenda ed il suo staff al punto più facilmente raggiungibile della città. Certo così avrebbe avuto meno riflettori puntati e meno passerelle, ma in compenso avrebbe avuto un contatto diretto con la gente, quel contatto che Cialente aveva promesso durante la sua elezione (ricordiamoci: il Comune una casa di vetro, le porte senza serratura e sempre aperte e altri slogan similari). Fin dall'inizio ti avevamo chiesto di chiamare l'intera città: dalle istituzioni ai partiti, dagli ordini professionali alle forza economiche e produttive, dai comitati dei tanti giovani all'Università, affinché tutti potessero collaborare per la rinascita dell'Aquila, ma come è ben noto a tutti, tu hai sempre rifiutato questa possibilità, e solo ora che di danni ne hai fatto abbastanza, ti stai rendendo conto che era necessario l'apporto di tutti per un futuro della città. Hai fatto solo scelte fortemente discutibili e affatto trasparenti. Ultima in ordine di tempo l'arch. Turroni. Con chi le hai condivise, visto che anche la tua maggioranza ha preso le distanze? Ti sei mai chiesto per quale motivo nessuno nelle istituzioni, nel tuo stesso partito, nella tua stessa maggioranza ti si fili più di tanto? Ti sei mai chiesto se le tue decisioni, le tue scelte siano state condivise con il Consiglio Comunale e con la città? Ti sei mai chiesto se fosse o meno giusto restare un uomo solo e neanche al comando? Ti sei mai chiesto perché la città oggi di te ne ha abbastanza? Oggi dichiari alla stampa: viene Berlusconi e nessuno mi avverte. Si Sindaco hai ragione: in molti ti hanno scaricato, ed oggi rischi di essere soltanto il sig. Io,Io,Io,Io. Comunque se scaricano te non è un grande male, ma se scaricano la città saranno dolori.
 
Corrado Ruggeri segretario Mpa




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