Turismo in crisi il sindaco chiama gli albergatori

 Il piano strategico è in dirittura d'arrivo. E uno dei punti salienti riguarda “la montagna”, con tutte le opportunità rilancio turistico che ne conseguno. È questa la strada da seguire, secondo il sindaco Massimo Cialente, pronto a incontrare gli albergatori per discutere nuove strategie di sviluppo a vantaggio del turismo locale. Un settore travolto dalla crisi, tanto da indurre alcuni gestori a valutare la chiusura delle strutture ricettive. Il tema del turismo è stato tra quelli al centro del dibattito in occasione del forum organizzato lunedì scorso dal Centro sul tema «L’economia aquilana tra incertezze e speranze». Qualche giorno fa l'appello di Federalberghi, con la presidente Mara Quaianni, e del direttore regionale di Confcommercio Celso Cioni, che hanno chiesto una riunione urgente con gli amministratori locali. Sindaco dell'Aquila in testa. E la risposta non si è fatta attendere. «Il piano strategico sta per partire», afferma Cialente. «Un capitolo del documento di programmazione è dedicato alla montagna e allo sviluppo turistico del territorio. Ogni fine settimana si registrano, nell'Aquilano, circa 10mila presenze, ma è un turismo mordi e fuggi, che si esaurisce nell'arco di una giornata e non produce ricchezza per gli albergatori». Invertire questa tendenza e creare una rete di infrastrutture e di servizi a servizio dei turisti che arrivano in città. «Le idee non mancano», incalza Cialente, che cita il Gran Sasso e il lago di Campotosto. «Esempi su cui lavorare creando infrastrutture a servizio dei turisti. In città non abbiamo un campeggio e ciò che riusciamo a offrire a chi arriva da fuori sono campi dove fare un pic-nic o sponde del lago dove passare qualche ora di svago». È qui che affonda le radici la crisi degli albergatori, alcuni intenzionati addirittura a chiudere i battenti di fronte alla totale assenza di prenotazioni. «Dobbiamo decidere quale indirizzo prendere», afferma Cialente, «e su quali settori puntare per rendere il turismo “strutturato” nelle nostre zone. Apriremo un confronto con le categorie interessate, nell'ambito del piano strategico: gli interventi sporadici rischiano di essere del tutto improduttivi. Bisogna, poi, pensare a una politica dei prezzi che renda le nostre strutture ricettive più appetibili e concorrenziali». Gli albergatori chiedono di far presto. Da mesi, esaurita l'ondata dell'accoglienza agli sfollati, gli hotel sono vuoti. Neppure durante la Perdonanza i gestori sono riusciti a riempire le stanze. La Camera di Commercio, attraverso il presidente Lorenzo Santilli, ha annunciato al forum del Centro il lancio di un progetto di marketing territoriale e la promozione degli Stati generali del turismo


 



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