Appalti gonfiati, costruttore arrestato

Un imprenditore, tecnici, amministratori di condomini e committenti dei lavori sono sotto inchiesta per appalti gonfiati nell’ambito della ricostruzione leggera, ovvero quella riguardante i palazzi classificati A, B e C. Sono 43 le persone indagate per concorso in truffa ai danni dello Stato. L’operazione della polizia tributaria della Guardia di finanza è culminata con gli arresti domiciliari di Carlo Ciotti, 52 anni costruttore, originario della frazione di Coppito. Una operazione che ha portato i finanzieri a operare sequestri per quasi 700mila euro tra contanti e immobili. L’avvio dell’indagine poggia su una denuncia presentata da Giovanni Flati per la ricostruzione di un palazzo inagibile visto che tra gli atti erano emersi dei falsi. Da lì la Finanza ha preso in esame tutti i lavori svolti da Ciotti e sono emersi degli aspetti che hanno insospettito gli investigatori. Ciotti, pur essendo un piccolo imprenditore, aveva acquisito oltre 160 lavori di ricostruzione. I finanzieri hanno esaminato 73 pratiche, due riguardanti immobili classificati «A», 66 classificati «B» e cinque «C», rilevando per 58 casi irregolarità e incongruenze anche clamorose. In almeno 28 controlli è stato accertato il coinvolgimento dei privati committenti dei lavori. Secondo gli uomini cooordinati dal colonnello Giovanni Domenico Castrignanò sono emerse rendicontazioni di ponteggio che in realtà non erano stati montati, attestazioni di stati di avanzamento di lavori mai iniziati, false fatturazioni per lavori conclusi ma in realtà eseguiti solo in parte. Nei casi più clamorosi è stata rilevata la incongruenza tra i costi sostenuti per la copertura dei pavimenti e la rendicontazione degli oneri di demolizione e rifacimento delle stesse pavimentazioni. In almeno un caso, sempre secondo la Finanza, sono state esibite foto tese a comprovare l’uso di ponteggi riferibili a un palazzo diverso da quello realmente interessato. In 28 casi, come detto, sarebbero coinvolti anche i committenti. Chiusi otto conti correnti, sequestrata una abitazione di Ciotti a Pescara e suoi terreni a Coppito. Sequestrati 470 mila euro già incassati dall’impresa per i lavori finora fatti. Ñei giorni scorsi erano stati sequestrati 225mila euro relativi alla ricostruzione di 37 edifici erogati ai beneficiari ma non versati all’impresa. Tra gli indagati, con accuse tutte da provare, ci sono alcuni amministratori di condominio quali Francesco Galli e Massimo Anniballi, tra i tecnici spuntano i nomi di persone note accusate, però, di presunte truffe poco significative come è il caso dell’architetto Vincenzo De Masi indagato per 91 euro. Anche il geometra Pierluigi Bizzini si “rammarica” di essere indagato per 109 euro. Tra gli iscritti sul registro degli indagati anche l’ingegnere Davide De Angelis e l’architetto Pio Ciccone, Comunque i tecnici, tutti sospettati per avere asseverato lavori mai eseguiti o fatti in forma diversa da quella reale sono quasi sempre indagati per cifre relativamente basse. L’indagine, durata un anno e mezzo, culminerà con l’interrogatorio di garanzia di Ciotti, assistito dall’avvocato Ferdinando Paone, che dovrebbe tenersi la prossima settimana. Il provvedimento di arresto è stato firmato dal giudice Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta del pm Antonietta Picardi.

-da Il Centro-



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