ZUFFA TRA STRANIERI A COPPITO SPIEGAMENTO DI POLIZIA E CARABINIERI

 Botte da orbi a colpi di cinghiate, mazze e pale da cantiere: scene da far west nella piazza di Coppito, tra albanesi, davanti a decine di residenti increduli e impauriti per quella rissa scattata improvvisamente per motivi ancora tutti da chiarire.Ma deve essersi trattato di cose davvero importanti per i forsennati in relazione alla furia con la quale si sono aggrediti. Le sirene delle Volanti della polizia e Pantere dei carabinieri, in aggiunta all’ambulanza del 118 hanno contribuito a far crescere la tensione tra gli increduli passanti. E meno male che le pattuglie sono arrivate subito bloccando almeno alcuni degli stranieri visto che sembra che ci sia anche chi si è allontanato: non è chiaro se per il timore di finire in cella o per paura delle botte. La zuffa è scoppiata davanti all’unico bar del centro della frazione aquilana ovvero nella piazza antistante al locale. Improvvisamente un gruppo di giovani, e due di essi in particolare, è venuto alle mani: non solo con i cazzotti ma anche con i succitati arnesi da lavoro. Si è formato, secondo quanto riferito dai testimoni, un groviglio umano e non era facile capire da che parte stessero i corrissanti. A un certo punto, in mezzo a urla, pugni e imprecazione in lingua madre lo scenario si è trasferito a un centinaio di metri dalla piazza ovvero davanti alla chiesa parrocchiale. Lì, sempre secondo testimonianze ancora in cerca di verifica, è iniziato una sorta di duello rusticano tra i due più aggressivi delle fazioni. Nel frattempo, nonostante la interminabile fila di automobili sono arrivate almeno quattro pattuglie delle forze dell’ordine e gli operatori del 118. Gli albanesi, rendendosi conto che ormai erano in trappola, si sono fermati e alcuni di loro, con i volti sanguinanti, sono stati curati sul posto dai medici del 118. Altri sono arrivati dopo al pronto soccorso del San Salvatore per farsi refertare. Nessuno ha riportato ferite gravi ma lesioni e traumi di agevole guarigione. Tutti i partecipanti alla scazzottata sono stati portati in Questura visto che è la polizia a procedere. Nel frattempo sono state raccolte le testimonianze: gli albanesi, forse per evitare di essere accusati di reati più gravi quali la rissa, hanno sostenuto che a picchiarsi erano soltanto in due mentre molti di loro avrebbero solo tentato di fare da pacieri. Altri, in particolare i residenti, hanno sostenuto che la contesa si è limitata a due persone quando ci si è spostati vicino alla chiesa del paese. Ma in piazza, a loro dire, erano ben più di due a darsele con foga degna di miglior causa. Questa mattina gli atti saranno depositati alla procura della Repubblica.
 



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