Bilancio e occupazione tensione a piazza Duomo

Momenti di tensione ieri sera all'assemblea a piazza Duomo tra il sindaco Massimo Cialente e alcuni sindacalisti. Lavoratori Intercompel hanno fatto irruzione nell'assemblea organizzata per presentare il bilancio del Comune per spiegare al sindaco la situazione gravissima in cui si trova l'azienda. E così, in pochi minuti, l'atmosfera si è surriscaldata. Da una parte il sindaco, che chiedeva ai lavoratori cos’altro il Comune potesse fare per risolvere la loro vertenza, dall'altra i lavoratori che chiedevano un maggior impegno. I toni si sono alzati e a un certo punto tra alcuni sindacalisti, in particolare Gino Mattuccilli e Alfredo Fegatelli, e il sindaco Cialente, sono volate parole grosse. Al sindaco è scappato un «mi hai rotto» talmente sonoro da fare arretrare gli altri due i quali, a loro volta, hanno risposto al sindaco in modo deciso: «La politica non serve a niente». Alla fine Mattuccilli ha teso la mano al sindaco, in segno di pace. Mano stretta con qualche riluttanza da Cialente, che ha promesso d’istituire un tavolo ministeriale per cercare soluzioni alla vertenza Compel. IL BILANCIO PARTECIPATO. Tornata la pace, l’assessore al Bilancio Lelio De Santis ha potuto illustrare il documento contabile 2012, spiegando il perché «il bilancio è arrivato quasi alla fine dell’anno». «I motivi sono due», ha spiegato. «Il termine del 31 ottobre è stato fissato dal ministero dell’Interno. Soltanto l’8 agosto il Comune dell’Aquila ha avuto la garanzia del trasferimento del contributo straordinario di 26 milioni dallo Stato, indispensabili per garantire la ricostruzione e i servizi». «Lo spirito con cui questo bilancio è stato formato», ha spiegato De Santis, «è di fornire a tutti la possibilità di dare il proprio contributo alla rinascita». I NUMERI. Le voci principali in entrata del bilancio sono gli 11,5 milioni che verranno dall'Imu, 1,7 dai residui e dal recupero dell'Ici negli anni precedenti, e poi 6,8 dalla tassa sui rifiuti, 3,5 dall'addizionale Irpef, ai quali vanno ad aggiungersi i 13,5 milioni di contributo ordinario dello Stato. Quanto alle uscite, le spese principali riguardano le opere pubbliche con 18,3 milioni, di cui 10 per lavori post-terremoto, il diritto allo studio (7,1), la cultura (5,7), il sociale (3,8), la gestione del verde pubblico (2,9) e lo sport (1,3). Per il turismo è previsto uno stanziamento di 100mila euro. Ci sono, poi, i costi del personale: 14,6 milioni. Un capitolo a parte è quello dei soldi assegnati alle ex municipalizzate: 14,5 milioni all'Asm (rifiuti), 2,3 all'Ama (mobilità), 1,2 al Sed per la gestione dell'anagrafe e dei tributi. Un milione va all'Afm (farmacie comunali, asili nido e manutenzione cimiteri), 500mila euro al Centro turistico Gran Sasso e all'ex Onpi, (assistenza ai non autosufficienti). Il movimento complessivo del bilancio ammonta a oltre 428 milioni, che comprende quasi 300 milioni assegnati dalla Protezione civile per fare fronte alle necessità legate al sisma. Quindi il bilancio reale, per il 2012, è pari a 143,6 milioni. «Nonostante le difficoltà», chiosa De Santis, «l’amministrazione comunale è già riuscita a ricreare le condizioni affinché il bilancio abbia dei contorni di relativa normalità».

- da Il Centro -


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