L’ospedale San Salvatore dell’Aquila è un centro di eccellenza nella cura dei tumori

- di Giulio Mascaretti - L’ospedale San Salvatore dell’Aquila è un centro di eccellenza nella cura dei tumori grazie a una nuovissima tecnica a base di ultrasuoni. La tecnica, chiamata MRgFUS o HIFU, viene impiegata presso l’Unità Operativa di Radiologia II diretta dal Professor Carlo Masciocchi e in Italia ci sono solo altri due Centri che utilizzano la stessa tecnica per combattere i tumori dell’osso, il Niguarda di Milano e il Policlinico Umberto I di Roma.

L’Aquila è l’unico centro in Italia (e il terzo nel mondo dopo Austria e Australia) a impiegare questa stessa tecnica per l’ablazione di fibromi uterini. Questa tecnica innovativa  consente di necrotizzare i fibromi dell’utero senza dover ricorrere a incisioni e asportazioni chirurgiche. Permette inoltre di effettuare gli interventi in “day-surgery” presso la Unità Operativa Semplice dipartimentale di Fisiopatologia della Riproduzione Umana e FIVET diretta dal sottoscritto. L’attività è diretta all’eliminazione di fibromi uterini anche in quelle donne che si vogliono sottoporre a fecondazione assistita (uno dei pochi centri al mondo). Oltre ai fibromi con questa tecnica trattiamo anche l’adenomiosi, che consiste nella presenza di tessuto endometriale nella parete dell’utero. Fino a ora l’unica vera terapia era rappresentata dalla  laparoisterectomia (asportazione dell’utero).

Il suo utilizzo ha dato eccezionali risultati anche nella distruzione di masse tumorali presenti nelle ossa con estrema precisione, grazie alla possibilità di centrare il tumore utilizzando come guida le immagini di Risonanza Magnetica. Nel Centro  vengono trattati particolari tumori dell’osso, che colpiscono soprattutto soggetti di giovane età, che possono quindi essere trattati evitando l’intervento chirurgico o l’esposizione alle radiazioni, riducendo al minimo il danno per il paziente. Questa tecnica, ha consentito di trattare diversi pazienti con tumore primario dell’osso, con eccellenti risultati, senza alcuna complicanza e con una completa risoluzione della patologia tumorale. 

Il tumore alle ossa oggi si può distruggere grazie a una tecnica a ultrasuoni ad altissima energia e L’Aquila diventa l’unico centro di riferimento internazionale per curare questa importante patologia. Attraverso ricerche e perfezionamenti potrebbe essere usata per curare anche altri tipi di cancro. Permette la completa distruzione delle cellule tumorali attraverso una metodica di grande precisione grazie alla possibilità di centrare il tumore utilizzando come guida le immagini della risonanza magnetica. Il vantaggio è nella sostanza la possibilità di evitare l’intervento chirurgico e l’esposizione a radiazioni. Questa tecnica può essere usata anche per curare casi di metastasi, un settore che investe su molteplici casi di trattamento. Cerchiamo di sfruttare al massimo questa terapia soprattutto nei giovani, i più esposti ai danni alle articolazioni.

Ci stiamo impegnando al momento per investire le nostre energie sulle possibilità di espansione di questa tecnica, che nasce per intervenire sulla distruzione delle necrosi dei fibromi uterini, specie quando questi impediscono la fertilità.

Esistono centri, come quello di Zurigo, che stanno sviluppando sperimentalmente questa metodica per risolvere patologie celebrali, prima tra tutte quelle del Parkinson. Israele poi, su questo versante, rappresenta a tutt’oggi il centro madre per le patologie degenerative sulla nevrosi. Penso che ci siano ottime premesse per curare altre e più diversificati casi di tumore.


Prof. Giulio Mascaretti
Docente di Fisiopatologia della Riproduzione Umana presso l’Università degli studi dell’Aquila



 



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