SKIPASS CAMPO IMPERATORE: CONTINUA LA CAMPAGNA DI AUTO RIDUZIONE DEL 3E32

Riunione, ieri pomeriggio, presso le "Casematte" nell'ex ospedale psichiatrico di Collemaggio per portare avanti la campagna di sensibilizzazione lanciata dal comitato "3e32" contro l'aumento degli skipass per il Gran Sasso.

Nel corso dell'incontro i presenti hanno convenuto nella necessità di portare avanti nuove iniziative per proseguire l'opera di sensibilizzazione delal cittadinanza e degli amanti dello sci e della montagna in maniera trasversale, mettendo da parte ideologie e schieramenti di parte.

Nei giorni scorsi lo stesso comitato cittadino ha pubblicato un comunicato in cui sono elencate le ragioni della protesta e dell'iniziativa di autoriduzione a duecento euro dell'abbonamento annuale.

"Duecento euro possono bastare" è lo slogan adottato dal comitato, in risposta ai prezzi propsoti dal Centro turistico del Gran Sasso che, in questa seconda fase di prevendita (dal 1 settembre all'8 dicembre) prevede i seguenti prezzi: 310 adulti e 290 convenzionati. Dal 9 dicembre ancora aumenti,  350 euro adulti e 320 convenzionati. Nella prima fase di prevendita (dal 20 luglio al 31 agosto) il prezzo per l'acquisto dello skipass invernale era 280 euro adulti e 250 convenzionati. (g.a.)

IL COMUNICATO DEL 3E32

Quest’anno la tessera stagionale per poter sciare nella stazione sciistica pubblica di Campo Imperatore ha raggiunto il costo 280 euro.

Il centro turistico del Gran Sasso ha aumentato in modo ingiustificato, improvviso ed esorbitante il prezzo.

Non possiamo permettercelo. Crediamo che 200 euro per la stagionale siano più che sufficienti per ripagare i servizi offerti, ed è ciò che siamo disposti a sborsare. Iniziamo oggi quindi una campagna per l’autoriduzione del costo della stagionale da 280 a 200 euro. Prendere o lasciare! Il prezzo stavolta lo facciamo noi.

Vista la scarsità dei servizi e l’aumento delle tariffe, ci domandiamo piuttosto se la volontà della dirigenza non sia proprio quella di mettere definitivamente una pietra sopra alla Nostra stazione sciistica per sottrarla alla comunità.

Se così fosse allora qualcuno dovrà quantomeno prendersi la responsabilità di avvertire i veri azionisti, cioè i cittadini dell’Aquila.

Gli impianti pubblici della funivia e di campo imperatore appartengano alla città e la loro accessibilità è fondamentale per l’unità del territorio e la conservazione di una cultura della montagna non elitaria ad esso legata. Non permetteremo più che la loro gestione venga utilizzata come mezzo di spartizione politica di poltrone e interessi di casta. Non pagheremo noi il debito accumulato in anni di questa malagestione.

Poter continuare a sciare sulle nostra montagna, a L’Aquila, è una vera questione sociale e di democrazia.

Dopo il sisma la possibilità di recarsi in quel paradiso bianco di campo imperatore e fare attività sciistica è divenuta ancor di più una vera e propria risorsa per prendere energia, affrontare i problemi della ricostruzione, e rimanere attaccati a questo territorio così complicato e, come spesso ribadito anche dagli amministratori, colpito da un forte disagio sociale. Per questo ci auspichiamo inoltre che quest’anno ad esempio i ragazzi delle suole possano salire a campo imperatore all’interno delle loro attività scolastiche, convenzionati.

Poter sciare a campo imperatore è una garanzia per una sana passione verso il proprio territorio.

Questo aumento ingiustificato colpisce direttamente anche chi come noi era divenuto ormai una sorta di “irriducibile” per aver voluto continuato a rinnovare con sacrificio l’abbonamento nonostante tutte le difficoltà che ci sono state negli ultimi tempi.

Difficoltà che sembrano esserci anche quest’anno. I lavori di manutenzione degli impianti della pista fondari, indispensabili per legge e condizione necessaria all’apertura della stazione, ancora non sono stati effettuati. Esigiamo quindi conoscere dal centro turistico qual’è il cronoprogramma dei suddetti lavori per essere certi dell’inizio puntuale della stagione.

 



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