L’unificazione di Teramo e L’Aquila all’ombra e intorno al Gran Sasso

Voluto da Confindustria Gran Sasso (L’Aquila e Teramo), al dibattito vis a vis di questa sera alle ore 20 hanno partecipato circa 50 imprenditori più i rappresentanti delle Istituzioni: per l’occasione i Presidenti Fabio Spinosa Pingue e Salvatore Di Paolo hanno invitato ed ospitato gli esponenti del “nuovo Abruzzo”: dal “collega” Gianni Frattale (Ance) ai Segretari di Cgil, Cisl e Uil e Cisl fino a Chiodi, De Matteis, De Laurentiis, Giuliante, Guardiani, Pezzopane, Di Nino, Ricciuti, i Sindaci dei principali Comuni, Marotta (Presidente della Fondazione Carispaq).
Ovviamente, presente tutta la dirigenza di Confindustria Gran Sasso.
L’obiettivo era avviare un percorso per definire le modalità attraverso le quali dare attuazione a quello che fino ad ora è solo un disegno: l’unificazione di Teramo e L’Aquila all’ombra e intorno al Gran Sasso.
Di buon auspicio al dibattito, la notizia che proprio oggi il Cal ha formalizzato il riordino delle Province con un voto netto a favore dell’unificazione di L’Aquila e Teramo rispetto alle altre due opzioni che proponevano il mantenimento della Provincia dell’Aquila o la costituzione di un’unica Provincia Pescara-Chieti-Teramo.
“Siamo concordi tutti, imprenditori e Istituzioni, nel ritenere che l’occasione è unica per creare una nuova P.A. efficiente e moderna. Alcuni degli imprenditori, tuttavia, vogliono mantenere ferma l’attenzione sulla riorganizzazione degli uffici e dei servizi offerti dall’Unica provincia e invitano la Regione a concentrarsi su questa prima fase di riorganizzazione prima ancora di cominciare a lavorare sulla Macro Regione” – ha detto Spinosa – “perché è vero quello che dice il Presidente Chiodi, cioè che bisogna guardare l’orizzonte anziché la punta dei piedi e, cioè, scegliere adesso se orientare l’Abruzzo verso le consorelle del Nord o del Sud per costituire una Macro Regione. Ma le cose si fanno una per volta, altrimenti si sposta sempre l’obiettivo durante la corsa e la meta diventa irragiungibile”.



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