Scoppito, nuovi particolari sull'incidente mortale - si cerca il proprietario della mucca

 Non c'è traccia di frenata. Non un segno sull'asfalto del rettilineo della Statale 17 a Sella di Corno, frazione di Scoppito, dove la notte scorsa ha perso la vita Fabio Ferrante, 42enne di Antrodoco. Un impatto violentissimo contro una mucca che improvvisamente ha invaso la sua carreggiata, impedendogli di fare qualunque manovra per evitarla. Dopo lo scontro, l'auto è come volata per 250 metri in avanti, finendo la sua corsa contro un guardrail. Senza più il controllo del guidatore, in realtà, la macchina è schizzata a velocità elevata fino a trovare un ostacolo. Violento lo schianto. L'animale, invece, si è rialzato da terra gravemente ferito e barcollando si è lasciato morire tra il guardrail e un campo coltivato da pensionati che abitano proprio di fronte al luogo dell'incidente. «Non abbiamo sentito nulla», raccontano. Ferrante è, probabilmente, morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Sassa, coordinati dal maresciallo Ciccozzi, insieme ai vigili del fuoco, gli uomini del Corpo Forestale dello Stato e il 118 dell'Aquila, arrivati quando ormai non c'era più nulla da fare. Ora s'indaga per risalire alle eventuali responsabilità per l'omesso controllo degli animali, che dovrebbero appartenere, a quanto si apprende, a un allevatore del Cicolano. Fabio, nato a Roma ma residente ad Antrodoco, è morto così alle 4,30 della notte tra venerdì e sabato. Incolumi i due passeggeri che viaggiavano con lui. Si tratta di M.C. di 50 anni e L.F., 38. Tutti e tre di Antrodoco, amici di sempre, di ritorno da una cena e una serata aquilana. Uno scontro singolare, che in tanti, a Sella di Corno, immaginavano prima o poi sarebbe accaduto. Sì, perché lungo la Statale di Sella di Corno, a ogni inizio d'estate cominciano a transitare indisturbati animali di grossa taglia, mucche per lo più, reduci dai pascoli sulle montagne della Piana di Racino. «È pericoloso per le auto in transito», spiega il contadino, indicando il luogo in cui la mucca si è accasciata e spiegando che gli animali si allontanano dai luoghi del pascolo e sconfinano a Scoppito. «Spesso li vedi attraversare la strada, o soffermarsi sui binari della ferrovia. Prima o poi ci aspettiamo di peggio», aggiunge. Ad Antrodoco Fabio lascia due bimbe, la più piccola di appena un anno, l'altra di 7, e la moglie Roberta. Il paese è incredulo. «Qui tutti conoscevano Fabio, siamo come una grande famiglia», raccontano i compaesani. Il giovane per anni ha gestito un distributore di benzina della Esso, del quale era titolare. Da un po' di tempo aveva cominciato a collaborare con la ditta Autogomme dell'Aquila, occupandosi della vendita e riparazione delle gomme delle auto e dividendosi tra il capoluogo abruzzese e il Reatino. Il Comune di Antrodoco, intanto, ha sospeso un evento bandistico che si sarebbe dovuto tenere ieri pomeriggio «in segno di lutto per questa perdita», dice con un filo di voce l'assessore ai Lavori pubblici, Paolo Anthony Fleming, «e di vicinanza alla famiglia». I funerali dell'uomo saranno, probabilmente, celebrati domani.

 



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