Elezioni presidenziali in Venezuela Conto alla rovescia in un paese diviso



Si è chiusa la campagna elettorale in Venezuela, i due candidati, Hugo Chavez a Caracas e Capriles Radonsky a Barquisimeto, hanno avuto modo, nei comizi finali, di fare appello alla schiera d’indecisi che potranno fare la differenza.

E se Hugo Chávez, si è battuto, per continuare a essere il “corazon del pueblo” cuore del popolo, Capriles Radonsky ha invitato i venezuelani a unirsi a lui perché “ hay un camino” c’è una strada diversa che si può percorrere per risolvere i problemi che da sempre tormentano la vita dei cittadini.

Inflazione, sicurezza, salute, sono solo alcune delle problematiche che la cosiddetta rivoluzione del ventunesimo secolo ha iniziato ad affrontare ma che comunque restano fronti aperti di una battaglia non vinta.

E se da parte governativa si è chiesto più tempo per arrivare alla vittoria finale, l’opposizione ha risposto che ormai i tempi sono scaduti ed è necessario un cambiamento, che assicura Capriles, non toglierà nulla alle conquiste dei ceti più poveri, quelli che più degli altri, hanno beneficiato delle conquiste della rivoluzione.

I seguitori di Chavez non nascondono diffidenza verso un’opposizione che ha riunito in un solo cartello moderati e golpisti di estrema destra, da sempre poco attenti alle problematiche dei ceti più poveri e principali imputati del disastro sociale di questo paese.

La collettività italiana, due milioni di persone, vive con ansia queste ore, vi proponiamo due opinioni distinte della volontà di voto.

Da ambedue gli schieramenti sono stati lanciati appelli a vivere responsabilmente qualsiasi risultato esca dalle urne elettorali, saranno accolti? Noi ci auguriamo di si perché questa sarebbe una vera grande vittoria dei cittadini venezuelani.

Gianfranco Di Giacomantonio  Caracas-Venezuela




 



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