Gli agenti della squadra mobile sono risaliti al presunto autore del tentativo di omicidio di Bagno

A tempo di record gli agenti della squadra mobile della questura dell’Aquila hanno pressoché chiuso il caso sul tentativo di omicidio per il quale un quarantenne di Roma, operaio in uno dei cantieri della ricostruzione, è ricoverato da domenica mattina in un letto dell’ospedale dell’Aquila, in prognosi riservata dopo essere stato colpito da un fendente al torace. Gli agenti, diretti dal sostituto commissario, Sabatino Romano, senza non poche difficoltà dovute alla reticenza di persone che conoscono l’uomo e i suoi amici, sono riusciti a risalire al presunto autore del grave gesto che è stato sentito dagli investigatori, i quali, al termine, hanno rimesso un dettagliato rapporto al pm titolare dell’inchiesta, Stefano Gallo, che ora dovrà decidere cosa fare.
L’operaio romano sarebbe stato pugnalato da un amico che si trovava a cena con lui nella propria abitazione al termine di un acceso diverbio nato per futili motivi. È stato il ferito a chiamare il personale del 118 per strada. Giunto al pronto soccorso le lesioni sono subito apparse piuttosto gravi tanto da essere sottoposto a un intervento chirurgico. L’uomo è ancora ricoverato in prognosi riservata, le sue condizioni restano gravi. Gli investigatori della squadra mobile attendono, per chiudere il cerchio ,la testimonianza di un terzo uomo, pure lui presente alla cena che avrebbe partecipato alla scazzottata e che poi intuendo la gravità della situazione sarebbe ritornato a Roma.


 


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