Progetto Case, dieci milioni di bollette non pagate

Dieci milioni di euro. È la cifra-monstre delle bollette non pagate dai cittadini che vivono nei 19 quartieri del progetto Case, le famigerate new town criticate dal presidente Napolitano nel corso della sua visita per l’inaugurazione dell’auditorium di Renzo Piano. Un debito enorme che sebbene riguardi i cittadini (che ancora non sborsano un euro per i consumi) coinvolge anche il Comune che è «il soggetto di passaggio» tra la Protezione civile e gli sfollati stessi. L’amministrazione, infatti, si trova sul groppone una serie di utenze, tra cui quelle condominiali, che non sono state definite all’epoca della Protezione civile. Ora, dunque, alcuni gestori pretendono dallo stesso Comune la riscossione delle somme.
Con una delibera che andrà in giunta la prossima settimana, l’amministrazione vuole allora avviare un’operazione di recupero attraverso la rateizzazione degli importi per cercare di sanare la prima parte di quanto chiesto dai gestori, che in qualche caso hanno già minacciato il distacco delle utenze. Nei prossimi giorni, infatti, arriverà a tutti i cittadini che vivono nel progetto Case una lettera con la quale verranno ufficializzate le modalità del versamento.
La situazione, comunque, resta intricata, come spiega l’assessore competente Alfredo Moroni: «Nel corso degli anni si è accumulato il debito nei confronti dei gestori. Un debito che riguarda i cittadini. Stiamo elaborando un percorso rapido per richiedere il pagamento degli arretrati su base forfettaria. Nel frattempo gli uffici sono impegnati nei conteggi perché le somme si sono accumulate soprattutto nel periodo 2009-2010, quello della gestione della Protezione civile. Dopo quel periodo, infatti, e quando il Comune ha preso in carico la situazione, i gestori hanno provveduto a contrattualizzare le utenze». Il problema dell’amministrazione, ora, è quello di evitare ai cittadini una stangata che non dipende totalmente dalle loro volontà, ma riguarda disservizi e ritardi del periodo in cui non si è provveduto alla definizione delle fatture. Il recupero delle somme, chiarisce Moroni, riguarderà anche chi è «transitato» nel progetto Case e ora ha cambiato sistemazione. «Altrimenti - dice l’assessore - si correrebbe il rischio di assegnare alloggi con utenze distaccate a chi non centra nulla». Questo rischio, comunque, secondo Moroni non è concreto perché si è provveduto a rassicurare i gestori attraverso una serie di incontri. I consumi non pagati riguardano essenzialmente Enelgas, Gran Sasso Acqua e l’enel elettricità. E anche alcune società che sono subentrate «in salvaguardia».


 



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