Sale il dibattito sull'ipotesi di riforma degli enti di ricerca

Sale il dibattito sull'ipotesi di riforma degli enti pubblici di ricerca, dopo le indiscrezioni relative ad un possibile accorpamento in una sorta di ''super-Cnr'' previsto nell'ambito della legge di stabilità. Enti e sindacati fanno sentire la loro voce, chiedendo che la riforma sia trasparente e conseguenza di un dibattito.

''Non c'é ancora nulla sull'accorpamento degli enti, non ci sono documenti'', ha detto il ministro per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, Francesco Profumo. ''Il Paese - ha aggiunto - non deve più lavorare sul gossip, ma solo su documenti ufficiali''.

In attesa del documento, il presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), Giovanni Bignami,ha rilevato che la legge di stabilità non è ''il modo giusto'' per procedere ad una riforma dell'ordinamento degli enti di ricerca. Secondo Bignami una riforma degli enti pubblici di ricerca ''e' necessaria'', ma questa ''deve essere il risultato di una discussione ampia, seguita da un vero dibattito parlamentare''.
Analoga la posizione del presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Fernando Ferroni, per il quale una riforma può essere possibile solo in seguito a un dibattito fra i protagonisti della ricerca. "Penso che il sistema della ricerca in Italia abbia bisogno di una riforma", ha osservato. Tuttavia, ha aggiunto, "una riforma fatta senza i protagonisti della ricerca non può funzionare".
Sulla stessa linea il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Stefano Gresta: ''una riforma di più vasta portata è auspicabile, ma con i necessari tempi per la sua migliore definizione, con il parere condiviso di tutti i protagonisti e con il rispetto delle specificità dei singoli enti''.

Critici i sindacati. Il segretario generale della Flc Cgil, Domenico Pantaleo, auspica "una grande discussione pubblica che coinvolga la comunità scientifica e una campagna di ascolto dei bisogni reali di chi ogni giorno senza risparmiarsi svolge un ruolo essenziale per la nostra comunità".
Il segretario nazionale della Fir Cisl, Giuseppe De Biase, rileva che ogni riforma può dare risultati positivi "soltanto se sviluppata attraverso il confronto con le Parti Sociali" e auspica che "non si tratti ancora una volta di soluzioni dettate dalla sola logica dei tagli lineari ma che, attraverso un serio coinvolgimento delle parti sociali, si avvii un reale progetto per la valorizzazione della Ricerca".

 



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