IL CENTRO E' A RISCHIO, PUNTELLAMENTI POCO SICURI

I puntellamenti nel centro storico dell'Aquila non sono sicuri e le persone che percorrono la città sono a rischio, comprese le centinaia di giovani che affollano le serate della movida.

Lo dice una nota allarmatissima del comandante provinciale dei Vigili del fuoco del capoluogo, Vincenzo Ciani, indirizzata al sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, e per conoscenza a prefettura, polizia municipale e forze dell'ordine.

"L'efficienza dei puntellamenti - scrive Ciani al primo cittadino - deve intendersi necessariamente limitata nel tempo in funzione della tipologia strutturale adottata e variabile dai due ai tre anni dall'epoca dell'ultimazione degli stessi".

La lettera porta la data del 21 febbraio 2012, subito dopo l'abbondante nevicata che ha paralizzato l'Abruzzo, e contesta due ordinanze di riperimetrazione della zona rossa emesse dal sindaco pochi giorni prima.

Nei provvedimenti si legge che è "possibile la nuova fruibilità delle strade in oggetto in considerazione della propria sezione trasversale, in funzione della percorribilità a distanza di sicurezza rispetto ai fabbricati che la delimitano e in rapporto al tempo di percorrenza verso il più vicino spazio aperto".

Considerazioni che Ciani giudica sballate: "tali considerazioni sono da intendersi erronee e foriere di potenziale, ma sussistente, pericolo di sottovalutazione del rischio" e rileva "la palese illogicità di affidare la messa in sicurezza del pubblico alla capacità delle persone di percepire il rischio e di mettersi autonomamente in salvo".

E non c'entra solo la neve, come precisa più avanti il comandante dei vigili, ribadendo un parere già espresso nel corso di una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica.

"Al considerevole lasso di tempo intercorso dall'ultimazione delle opere deve aggiungersi l'eccezionale quantità di neve che si è riversata sulle coperture e sugli elementi a sbalzo" ammette Ciani, che però precisa: "a tali circostanze sfavorevoli devono aggiungersi gli ulteriori elementi di criticità in ordine alla sommarietà delle calcolazioni progettuali originarie e all'assenza dei collaudi a seguito dell'ultimazione dell'opera".

Per questo, raccomanda il comandante, c'è "l'assoluta necessità di procedere con ogni sollecitudine all'accertamento della sussistenza di ragionevoli condizioni di sicurezza, da condursi inevitabilmente solo attraverso la verifica puntuale e sistematica dello stato di efficienza e della coerenza delle opere di puntellamento e di messa in sicurezza realizzate rispetto all'assetto statico attuale dei singoli edifici".

Una bastonatura su tutta la linea, quindi, che fa sobbalzare sulla sedia il prefetto dell'Aquila, Giovanna Maria Iurato, che appena ha per le mani la comunicazione di Ciani prende carta e penna e scrive infuriata a Cialente: "è stato disatteso quanto deciso nella seduta del 16 febbraio 2012 del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica".

E, poi, secca: "alla luce della relazione del comandante dei vigili permangono le stesse condizioni di pericolo evidenziate nel corso della predetta seduta, per le quali la S.V. aveva assunto l'impegno di attivarsi per la totale eliminazione di esse. La invito pertanto ad ottemperare, pregandola di fissare con urgenza la data entro la quale provvederà in merito".

La vicenda dei puntellamenti era stata pure al centro delle preoccupazione dell'allora vice commissario per la messa in sicurezza dei beni culturali Luciano Marchetti, che otto mesi fa, in un'intervista ad AbruzzoWeb, aveva spiegato che "le strutture provvisorie, con il passare degli anni, hanno bisogno di manutenzione che è quindi indispensabile, bisogna mettere in conto i costi e il trascorrere del tempo".

Ma da allora nulla si è mosso, anzi sì: qualche puntello che, nella scorsa estate, a causa del caldo, è uscito dal suo alloggiamento ed è finito per strada.


 



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