Prati Di Tivo: «una settimana di tempo per salvare la stagione sciistica»

Una settimana di tempo per trovare una soluzione, in tempo per la stagione invernale, per gli impianti sciistici Prati di Tivo, nel Comune di Pietracamela.

   
Lo ha detto il presidente della Gran Sasso Teramano, Marco Bacchion, che questa settimana incontrerà i sindaci di Pietracamela, Antonio Di Giustino e di Isola di gran Sasso, Alfredo Di Varano.
Da tempo si parla degli impianti di risalita che rischiano di non aprire in vista della stagione invernale e questo sta creando diversi scompigli. La struttura è stata rinnovata di recente con investimenti pubblici di migliaia di euro ed è stata gestita (fino al 30 settembre) dalla Siget srl e la Fas (Ferrovia Adriatica Sangritana), in base ad un contratto di servizio. A breve, bisognerà trovare una soluzione altrimenti sarà a rischio l’intera stagione. A questo problema si somma l’ordinanza di demolizione emessa dal Comune di Isola che sostiene che la stazione della nuova funivia e la biglietteria siano sconfinati nell’area comunale di Isola del Gran Sasso e dunque risultano abusive.
Proprio il primo cittadino di Isola di Gran Sasso ha manifestato piena di disponibilità a concedere un terreno per la regolarizzazione dell’impianto. Il sindaco ha proposto  prima di tutto di fare verifiche e controlli attraverso i tecnici del Comune e della Gran Sasso Teramano per assicurarsi se il nostro studio è corretto è meno. «Basterà che il Comune di Pietracamela», ha detto, «presenti una richiesta di concessione e noi la accetteremo concedendo il perimetro attraverso un comodato d’uso anche gratuito».
Sul futuro del comprensorio sciistico di Prati di Tivo è intervenuto anche il gruppo consiliare di opposizione di Pietracamela, “Prati di Tivo, Pietracamela, Intermesoli”.
I consiglieri Paolo Di Furia e Michele Petraccia hanno sollecitato le amministrazioni a superare beghe, contrasti ed a pensare, invece, al benessere ed all'interesse pubblico.
«Abbiamo assistito, nel corso degli ultimi anni», hanno raccontato i consiglieri, «a episodi sconcertanti che hanno ritardato il processo di rilancio della località sciistica dei Prati di Tivo, e con essa di tutto il territorio comunale, e minacciato di vanificare tutto quello che faticosamente nell’ultimo decennio si è riusciti a creare grazie ad una sinergia istituzionale mai verificatasi prima e a copiosi investimenti pubblici. Il “gioco” di competenze con il Comune di Isola è l’ennesima dimostrazione della linea di condotta tenuta negli ultimi anni che, a quanto pare, non tiene per nulla in considerazione i legittimi interessi di quanti, cittadini e non, operano sul territorio, anche con enormi sacrifici, credendo nelle potenzialità di questo gioiello del teramano e che si aspettano che “il pubblico” faccia doverosamente la sua parte fornendo loro le condizioni ottimali nelle quali lavorare. Nel compiere tali scelte, tutt’altro che lungimiranti, il sindaco Di Giustino e la sua amministrazione non hanno pensato a quanto potrebbe accadere nei prossimi mesi a causa delle loro decisioni? La nota del presidente di Federalberghi degli scorsi giorni testimonia quante e quali sono le perplessità e gli interrogativi che si pongono coloro che di turismo hanno scelto di vivere, senza considerare le ricadute negative in ambito di posti di lavoro e sull’indotto nel malaugurato caso di chiusura degli impianti per la stagione invernale».
I consiglieri hanno chiesto perché le amministrazioni interessate dall’impianto sciistico si ostinino in maniera così ottusa su tali argomenti e rimproverano all’amministrazione «la totale mancanza di un atteggiamento positivo e propositivo volto alla collaborazione al fine di superare le difficoltà nell’unico interesse dell’intero territorio e di tutti i suoi utilizzatori».
«Il sindaco del Comune di Pietracamela», hanno rincarato, «unico membro di diritto e vice presidente della Gran Sasso Teramano S.p.A., come può gestire con tale dualismo ottuso questa situazione? Un primo cittadino avveduto farebbe di tutto pur di salvaguardare gli interessi economici del proprio territorio».
I consiglieri ne hanno anche per il sindaco di Isola del Gran Sasso che, secondo loro, «dovrebbe pensare in grande; i cittadini lo hanno sicuramente eletto affinché s’impegni a creare condizioni di sviluppo: è importante non perdere questa occasione di crescita sciupando tutto per dare ascolto a cattivi consiglieri. Quali sono i motivi reali di tutto questo accanimento? Non ci si rende conto che così facendo si mette in cattiva luce ancor di più la nostra comunità creando un clima diffuso di sfiducia, allontanando i turisti e disincentivando gli investitori? Dove si vuole arrivare di questo passo?».



 



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