Roio Piano: la Caritas apre un centro comunità

Il centro Caritas iniziato a costruire nel febbraio del 2011, dopo qualche complicazione dovuta all'allaccio delle utenze (in verità ancora da completare per quando riguarda l’acqua e il gas), finalmente apre le porte agli abitanti di Roio Piano e alla popolazione del comprensorio.  Una parte del plesso comunitario è costituito da appartamenti destinati ad uso edilizia sociale abitativa e verranno assegnati, come buona prassi della Caritas, ai più bisognosi (anziani, giovani coppie e single). Per accedervi bisogna attraversare le vie interne del borgo che si districano in mezzo a case lesionate e demolite.  Domenica 28 ottobre, dalle ore 10,00 alle ore 18,00, c’è stato un incontro non stop con la comunità per presentare questa struttura e scambiare idee e proposte con il fine di gestire al meglio lo spazio comune messo a disposizione della cittadinanza. La mattinata si è aperta con la santa messa celebrata da padre Andrea e don Osman Padra. Quello che è emerso dall’incontro, in cui sono stati presentati molteplici progetti, fa ben sperare.  La sfida della comunità sarà comunque quella di gestire propositivamente lo spazio collettivo con il fine di agevolare l’aggregazione tra la gente, in cui ognuno, associazioni e singoli cittadini, possa trovare la forza e l’energia necessarie per promuovere il paese, il territorio e le attività socio culturali ad esso direttamente o indirettamente connesse. Il fabbricato si trova nei pressi dell’aia pubblica in cui insiste anche un piccolo spazio ludico per i bambini, che, nella stagione estiva, si integra perfettamente con l’ambiente coperto appena inaugurato. Una parte della piazza è di fatto indisponibile, poiché è occupata da containers e un domani forse verrà utilizzata come uno dei punti di riferimento per ricostruire il borgo. Comunque vada, bisognerà tenere nella dovuta considerazione le famiglie che vivono in quella zona e altri che hanno deciso di continuare a lavorarci. Per questi ultimi, tanto di cappello: una scelta di vita, questa, di coraggio e di amore che può suscitare solo ammirazione.  Ben vengano i lavori di ricostruzione, dunque, ma ciò non dovrà per forza implicare l’abbandono dei luoghi che per la collettività sono particolarmente significativi! Qualche mese fa sono tornati i miei cugini dall’Inghilterra. Sono stati accolti da un paese avvolto nel silenzio, in cui non hanno più ritrovato i luoghi dei loro trascorsi estivi. Ai nostri conterranei, figli di emigranti, per adesso non resta che fare tesoro dei loro ricordi e riporli in un piccolo scrigno nascosto nella parte più intima del loro cuore, nell’attesa che, anche attraverso le iniziative oggi emerse, possa stabilirsi un contatto più proficuo al fine di rinnovare un legame identitario che non dovrà mai essere reciso. Tuttavia, il nostro paese, Roio Piano, è sempre lì, desideroso di essere ascoltato, e il centro Caritas appena inaugurato potrà dare un contributo fondamentale per ricostruire questo piccolo, grande ed irrinunciabile “affetto”: dopotutto, il suo futuro merita un’altra storia.


- di Fulgenzio Ciccozzi -

 


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