Speleologia, mezzo secolo di vita , proiezione: "Francesco De Marchi e Grotta a Male"

Il gruppo Speleologico aquilano compie 50 anni. Nato nella primavera del 1962, su iniziativa di Costantino Gulli, Alfonso Lucrezi e Franco Villani, ha raggiunto importanti traguardi, partecipando attivamente alla valorizzazione turistica delle Grotte di Stiffe e agli scavi archeologici nella grotta a Male di Assergi. La ricorrenza sarà celebrata il 25 novembre prossimo, a San Demetrio con un programma ricco e articolato: alle 10,30 è previsto l'incontro con gli speleologi aquilani alla biglietteria delle Grotte di Stiffe. Alle 11 inizierà la visita turistica guidata alla grotta. Alle 13 colazione di lavoro. Alle 15, nella sala Aurora, a San Demetrio, si terrà il convegno «Passato, presente e futuro della speleologia aquilana» con una mostra di foto e di attrezzature antiche e moderne utilizzate dagli speleologi. Per concludere, alle 17, verranno proiettati due video «Francesco De Marchi e Grotta a Male 1573» ed «Esplorazione del pozzo San Leonardo». Proprio al gruppo Speleologico aquilano si deve la riscoperta e valorizzazione della risorgenza di Stiffe. «Alfonso Lucrezi e Franco Villani» spiegano gli speleologi «dopo puntuali studi topografici, idrogeologici e morfologici presentarono, ad un congresso nazionale, una relazione nella quale veniva auspicata la valorizzazione della cavità naturale di Stiffe, unica in Italia per le caratteristiche di risorgenza e per la presenza del torrente sotterraneo lungo tutto l'articolato percorso». Tale intervento e le successive sollecitazioni portarono alla redazione di un progetto di massima e alla realizzazione del percorso turistico all'interno delle grotte. Ma non fu questo il solo contributo apportato alla crescita e allo sviluppo del territorio dal gruppo Speleologio aquilano, protagonista anche degli scavi archeologici nella grotta a Male di Assergi, che riportarono alla luce reperti preziosi, risalenti al Neolitico. Infine, il museo didattico di speleologia “Vincenzo Rivera” che raccoglie oltre mille reperti: dalla mineralogia alla paleontologia, fino all'utilizzo turistico delle grotte. Il museo, inizialmente allestito all'Aquila, dopo la chiusura per mancanza di una sede è stato trasferito in parte a Stiffe, dove viene visitato annualmente da migliaia di turisti».


 



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