Vendola a L’Aquila, le sue parole

“Credo che il risanamento di cui c’e’ bisogno riguarda intanto i debiti privati, quelli delle famiglie quelli delle piccole imprese, il popolo delle partite Iva che sta crepando, 1.500 aziende al giorno chiudono e chiudono talvolta perche’ gli enti pubblici a causa del patto di stabilita’ non pagano gli stati di avanzamento dei cantieri e a loro volta le banche non prestano soldi perche’ preferiscono investire quelle somme nel mercato speculativo, nel mercato azionario”. Lo ha detto all’Aquila, Nichi Vedola, candidato alle primarie del centro sinistra, rispondendo ai giornalisti che chiedevano se il risanamento si esaurisse con questa legislatura. “C’e’ bisogno di intervenire non solo sullo Spread finanziario - ha aggiunto - ma sullo Spread economico, sullo Spread sociale che sta divorando il presente ed il futuro dell’Italia. Quello che si sta perdendo e’ un Paese che sta inciampando nel fango, quello fisico che abbiamo visto nei territori alluvionati, il fango morale di una classe dirigente al di sotto di ogni sospetto, il fango di una furbizia levantina che continua ad operare dentro la politica immaginando che la stessa non possa fare altro che ratificare in maniera notarile le scelte comandate dai poteri forti. Bisogna restituire al mondo del lavoro alle giovani generazioni la centralita’ sulla scena pubblica e bisogna dire ai poteri forti di mettersi di lato e questa volta tocca alla politica mettere regole, paletti e tagliare gli artigli a coloro che hanno ferito gravemente la nostra societa’”.

“Bersani ha la forza degli apparati di partito, Renzi ha la benedizione del mondo della ricchezza e dei soldi, io sono la sinistra, sono l’idea di cambiamento che e’ l’alternativa all’agenda Monti, alternativa a quelle politiche liberiste che non sono una medicina ma sono la malattia che ha devastato l’Europa”. Lo ha detto Nichi Vendola all’Aquila, nel tour per le primarie al centro sinistra. “Penso che ancora in queste ore - ha aggiunto - sia un po’ sfacciata la parola di chi dice ‘fra qualche anno grazie a quello che sta facendo questo Governo staremo meglio’ perche’ ci vuole veramente una faccia di bronzo per dire cosi’”. “Oggi dopo un anno di Governo Monti a fronte di tagli lineari che hanno colpito i servizi sociali e i diritti dei cittadini - ha osservato il leader di Sel - il debito pubblico e’ aumentato. Vedo che l’Italia sta sprofondando in una condizione di incertezza e di inquietudine drammatica, il ceto medio sta smottando verso la poverta’. Le giovani generazioni hanno ragione a ribellarsi perche’ vivono nella scuola della Gelmini, in una scuola cioe’ devastata, regalata al decadimento, si preparano ad entrare in un mercato del lavoro che li stritolera’, non andranno mai in pensione come ci dice la Corte dei Conti e allora perche’ non ribellarsi?” Per Vendola “i giovani di fronte a questo presente orribile, sono senza alcuna prospettiva di futuro”.

“La cultura deve essere fonte di sviluppo accessibile a tutti, non un privilegio di pochi”. Lo dice il leader di Sel, Nichi Vendola intervistato da Libreriamo (www.libreriamo.it). Secondo Vendola e’ necessario “democratizzare l’accesso alle fonti culturali, attraverso una collaborazione piu’ intensa tra le arti, le istituzioni accademiche e scientifiche e le sinergie pubblico-privato”. Vendola cita le sue letture preferite, da “Memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar ad “American psycho” di Bret Easton Ellis, dal “Il castello dei destini incrociati” di Italo Calvino alle Lettere luterane di Pier Paolo Pasolini, senza dimenticare la poesia di Alda Merini. “La cultura - conclude - non e’ solo al primo posto del mio programma, ma soprattutto in cima nelle mie scelte di vita”.


 



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