RIAPRE DA OGGI IL CENTRO STORICO

Da questa mattina torna lo struscio lungo corso Vittorio Emanuele. Il sindaco ha stabilito riapertura fino ai Quattro Cantoni. Riaperto anche il tratto compreso tra piazza Battaglione Alpini e via Garibaldi, con esclusione di piazza Regina Margherita, via San Bernardino, via Garibaldi (fino a piazza San Silvestro), via Sallustio fino al civico 68/c e via Antonelli fino al civico 8. Proseguono invece le verifiche sul corso stretto dove saranno installate mantovane aggiuntive. Entro la settimana, secondo il pronostico dell’assessore Marco Fanfani dovrebbe riaprire il corso stretto fino a piazza Regina Margherita. Quest’ultima probabilmente non sarà riaperta, anche se la valutazione è allo studio, poiché è partito il cantiere di palazzo Bonanni. In ogni caso tutti gli esercizi dovranno presentare la documentazione per l’agibilità parziale (perizia asseverata) per poter riaprire. «Resterebbe il problema per tre negozi visto che da via Paganica sarebbe possibile accedere ai negozi di via Leosini - ha continuato Fanfani -. Cinema Olympia sul corso stretto tuttavia insiste su un edificio agibile, per Tezenis occorre qualche altra verifica sulla stabilità del palazzo di fronte. Poi c’è una profumeria». Insomma, a essere sfrattata, sarà probabilmente solo la movida per il problema delle vie di fuga.
LE ASSOCIAZIONI
Sul piede di guerra Confesercenti e Confcommercio per annunciare la mobilitazione degli iscritti, con il dente avvelenato non solo per il modus operandi nel centro storico, ma anche per viale Corrado IV. In una nota inviata anche al prefetto, i direttori Carlo Rossi e Celso Cioni annunciano azioni per non essere stati consultati in occasione della chiusura del centro e «il rimborso dei danni economici e patrimoniali che deriveranno dal persistere della situazione». Eppure Fanfani giura di aver cercato senza esito Cioni che si trovava a Venezia.
IL TERZO GRADO
Ai gestori della pasticceria Manieri, infine, che intendevano arrivare in negozio per prelevare della merce è stato fatto il terzo grado dai militari al varco della Fontana Luminosa. «Prima mi hanno chiesto la licenza, poi il contratto, infine una bolletta - ha spiegato Tullio Manieri - tutto però era nel negozio. Ho provato a spiegarlo e dopo un tira e molla uno dei militari mi ha accompagnato in pasticceria. In uscita ad accogliermi c’era una pattuglia della Volante che mi ha identificato».

 



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