Il "Gran Sasso Institute" ad Assergi

A conclusione del suo mandato da Direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, il Prof. Eugenio Coccia, ha illustrato un grande progetto: si tratta del “Gran Sasso Institute”, un centro di formazione scientifica di eccellenza di alto livello sul piano internazionale da realizzare in superficie, collegato ovviamente al centro sotterraneo che ha già un elevatissimo “standing” a livello mondiale ma non può espandersi oltre la dimensione attuale. Con il richiamo che rappresenta, potrà aiutare a decollare il centro di superficie previsto ad Assergi, per il quale è stata già individuata l’area tra l'ex cantiere della Cogefar e il Centro Direzionale dei Laboratori del Gran Sasso. Ben collegato con l’autostrada in loco e con il vicino nuovo aeroporto di Preturo utilizzato per il G8, rimasto come preziosa infrastruttura per L’Aquila, potrà dar luogo a un polo scientifico di forte attrattiva internazionale nelle articolazioni sotterranea e di superficie con importanti sinergie e complementarità a livello di infrastrutture, attrezzature e ricercatori.

Il prof. Coccia ha chiarito che è una cosa ben diversa dal laboratorio sotterraneo, il nuovo progetto è rivolto ai giovani ai quali si vuol dare una scuola di alta formazione e specializzazione d’eccellenza per dottorati di ricerca particolarmente avanzati. Si potrà considerare anche la possibilità di far frequentare corsi speciali agli iscritti all’Università a L’Aquila, in modo da creare un motivo in più perché non si abbassi il gradimento per la città nonostante le ferite materiali che il terremoto ha lasciato nel corpo urbano, e le ferite morali al cuore e all’anima di tutti anche per le tante vittime tra i giovani universitari nella Casa dello studente.

I docenti dovranno essere del massimo livello internazionale così da richiamare i migliori studenti da tutto il mondo. E’ questa un’esigenza già sentita prima, con il terremoto diventa primaria e urgente per evitare la disaffezione verso l’università duramente colpita dal terremoto; non basterà tornare come prima, o almeno per farlo occorrerà puntare più in alto, rilanciando al massimo livello.

“L’Aquila città della scienza” dovrà essere non un semplice slogan ma una constatazione una volta realizzato questo progetto. Già l’Ocse, l’organizzazione dei paesi più industrializzati cui è stata sottoposta l’idea centrale da trasformare in progetto è stata favorevole.


Intervista al Prof. Eugenio Coccia

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