In Abruzzo come al Polo: -37,4° Il climatologo: «Ora una pausa»

 Persiste l’ondata polare in Abruzzo, con sette gradi sotto lo zero registrati l'altra notte all’Aquila e ad Avezzano e -10 a Sulmona. Il servizio telemetria di Telespazio alle 6.09 di giovedì mattina mattina ha rilevato nel Fucino una temperatura di -11,9 gradi. Ma i picchi più bassi sono stati registrati in alta montagna ai Piani di Pezza, dove si è toccato il valore di temperatura minima di -37,4°c (associazione meteorologica aquilana AQ Caputfrigoris). Freddo glaciale anche nelle conche intermontane dove ci sono stati valori fino a -30°. Sull’altopiano delle Cinquemiglia, all’altezza del ristorante la «Vecchia pesa», la colonnina di mercurio è scesa fino a -29,7 gradi. Una temperatura inusuale, soprattutto nella prime due settimane di dicembre, fanno sapere da Roccaraso. Meno rigide, se così si può dire, le temperature nella zona del Parco nazionale d’Abruzzo dove il termometro si è fermato a -15°. La città più “calda” è Pescara con 0° registrati la scorsa notte, mentre Chieti è scesa di un grado sotto lo zero e Teramo a -4°. L’ondata di freddo dovrebbe essersi conclusa e già da oggi la colonnina di mercurio dovrebbe tornare a risalire in maniera sensibile come conferma il climatologo Guido Visconti. «Ci aspetta un fine settimana sicuramente più caldo con temperature attorno ai 10-12 gradi», spiega Visconti, «con una corrente atlantica che sostituirà quella proveniente dai balcani di origine polare. Ma non dobbiamo illuderci perché da lunedì si torna sottozero senza, però, arrivare ai livelli di questi giorni. Non ci saranno precipitazioni nevose nemmeno sulle zone collinari». Visconti entra quindi nel merito delle temperature glaciali segnate nei giorni scorsi. Secondo il climatologo esiste un preciso motivo sul calo repentino delle temperature fatto registrare negli ultimi inverni: «Lo scioglimento costante dei ghiacciai dell’Artico e il conseguente riscaldamento del polo, crea questi inverni più freddi. E’ l’area glaciale che sconfina fino alle nostre latitudini provocando le situazioni che stiamo vivendo». Per Visconti il fenomeno non è isolato, ma «proprio in virtù dello scioglimento dei ghiacciai, ci saranno altre ondate polari, anche con precipitazioni come quelle fatte registrare nel febbraio dello scorso anno». Un freddo che ha creato molti disagi ma anche i presupposti per una grande stagione sciistica. Impianti di innevamento e precipitazioni nevose, hanno permesso ai gestori degli impianti di Rivisondoli e Roccaraso di preparare tutte le piste . «Il Natale bianco è assicurato per tutti gli appasionati», spiega Dario Colecchi di Pizzalto. Claudio Lattanzio

 



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