Un altro furto di rame nel cimitero di Bagno

 

Ormai i cimiteri cittadini sono diventati i «bancomat» dei ladri di rame. Dopo quello monumentale e alcuni periferici, come a Cabbia di Montereale, l’altra notte è stato preso di mira il camposanto della frazione di Bagno. Inevitabile lo sbigottimento dei residenti del paese alle porte del capoluogo abruzzese che ieri mattina si sono recati al cimitero, in visita ai loro cari, e si sono accorti dei furti di rame. Oltre alla forte indignazione, sono numerosi i cittadini che hanno deciso di denunciare questi tristi episodi alla polizia e ai carabinieri. Portati via dai ladri di rame, tubi di scarico, grondaie e tutto quello che si poteva prendere dagli arredi delle lapidi, ad esempio porta fiori, croci e portafoto posti dai familiari a ricordo dei cari estinti. «Sono gesti ignobili e spregevoli - protestano i residenti della frazione di Bagno - chiediamo al Comune una maggiore sicurezza per il nostro cimitero, per prevenire questo tipo di fenomeno. La nostra pazienza è arrivata al limite della sopportazione. Non è bello vedere le tombe depauperate di articoli funerari, ritenuti inviolabili a prescindere dal loro valore. È proprio pugno nello stomaco come per tutti i sacrilegi da stigmatizzare».
 
 
 



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