Continua la polemica, durissima, sulla mancata riapertura degli impianti di Campo Imperatore

 

Continua la polemica, durissima, sulla mancata riapertura degli impianti di Campo Imperatore. Piero Peretti, segretario dell’Ugl, replica così a un’intervista rilasciata  oggi dal sindaco all’emittente televisiva locale. Si tratta di un post su fb illuminante e significativo. “Ho seguito- dice Peretti- l'intervista fiume di Cialente su TV1 e la prima sensazione che ho avuto è quella di ascoltare un sindaco eletto ieri. Fulmini e saette contro operai, sindacati e contro l'amministrazione Tempesta. Neanche una giustificazione reale e credibile sulla mancata riapertura degli impianti di Campo Imperatore. Nessuna critica nei confronti della ditta SACMIF dei f.lli Lallini (gli stessi che gestiscono la Campo Felice) che avrebbe dovuto effettuare la manutenzione della seggiovia entro il 30 Novembre.
 
“OPERAI CHE LAVORANO IN CONDIZIONI MOLTO DIFFICILI”
 
 “Ricordo al sindaco – aggiunge Peretti- che, i tanto disprezzati operai del centro Turistico, lavorano in condizioni estremamente difficili dando il massimo pur nell'incertezza di prendere lo stipendio a fine mese, circostanza avvenuta spessissimo. Gli stessi operai, pur non dovendolo fare, si sono messi a disposizione della ditta SACMIF per far sì che la stagione avesse inizio! Questa circostanza Cialente la ignora(oppure la vuole ignorare). Per correttezza di cronaca, ricordo ancora al sindaco, che l'Ugl non ha firmato alcun accordo, durante l'amministrazione Tempesta, finalizzato all'assunziona di 30 persone a tempo indeterminato al CTGS.
 
“MUNICIPALIZZATE, IL COMUNE FIRMO’ UN ACCORDO”
 
Riguardo all'appello sul senso di responsabilità dei sindacati, ricordo a Cialente che è stato sottoscritto un documento programmatico, tra sindacati ed amministrazione, sul riordino delle municipalizzate nel Novembre 2011. Da allora, fatta eccezione per le esternazioni pubbliche del primo cittadino, nulla in concreto è stato fatto. Invece di prendersela con operai ed imprenditori, sarebbe interessante sapere cosa ha fatto l'amministrazione Cialente per rilanciare l'area turistica di Campo Imperatore. E' vero, come sostiene il sindaco, che bisogna lavorare.....ma inizia anche tu a farlo, caro Massimo”.
 
LA CONTROREPLICA DEL SINDACO
 
 Ed eccola controreplica del sindaco.
 
“Leggo numerosi commenti sul nuovo slittamento dell'apertura della stagione turistica sul Gran Sasso. Anzitutto chiedo scusa, poiché come sempre le responsabilità politiche si devono assumere, e sebbene il Centro Turistico sia una SpA , quindi autonoma, e' chiaro che se le cose non vanno, la responsabilità me la devo assumere io. Ma andiamo per ordine. Leggo qualcuno che, come al solito in questa città , infiltra il dubbio che la società dei fratelli Lallini, che ha assunto l'appalto per i lavori sulle Fontari, stia rallentando per sabotare il Gran Sasso e quindi per favorire la propria stazione.
 
“LALLINI, GRANDE CORRETTEZZA”
 
 Ribadisco la grande lealtà e serietà di questa società, che ha in appalto la gestione di moltissimi impianti in Italia, che sta lavorando con la consueta dedizione ed efficacia, e respingo queste accuse tipiche di una pseudo aquilanita fatta di dietrologie e pettegolezzi.
 La verità e che quel l'impianto , già nato male, ha avuto un solo gemello, da anni dismesso, e non è' più in produzione da tempo, per cui vi è una estrema difficoltà a trovare i pezzi di ricambio. Adesso due pezzi che mancano sono stati trovati rispettivamente a Catania ed a Perugia. Dovrebbero arrivare in settimana.
 
“IL CENTRO TURISTICO NON E’ UNA REPUBBLICA INDIPENDENTE”
 
“Cosa e successo ieri. Due caposervizio, ieri mattina, senza averlo preventivamente messo per iscritto al direttore di esercizio, hanno evidenziato due problemi, peraltro vecchi di anni o mesi, direttamente all'Ustif. Cosa anomala e grave, perché si è scavalcata la normale organizzazione gerarchica e delle responsabilità dell'azienda. Alla luce di ciò l'Ustif non ha eseguito le prove, che al contrario si sarebbero potute svolgere ricevendo poi delle prescrizioni. Quanto successo evidenzia uno dei problemi del CTGS, quello di essere una repubblica indipendente, in cui nessuno segue le regole, in cui tutti sono organizzati per gruppi, uno contro l'altro ed in cui non c'è alcun rispetto delle regole aziendali.
 Di questo sono stanco. Proprio perché io ne rispondo poi come responsabilità politica, intendo ormai intervenire una volta per tutte.
 Il centro turistico viene tenuto in vita solo grazie alla mia determinazione o meglio incoscienza. Avrei infatti dovuto dal 2007 portare i libri in tribunale.
 
“PERCHE’ NON PORTO I LIBRI IN TRIBUNALE”
 
“ Se non lo faccio e perché ciò porterebbe alla fine del centro turistico ed alla fine della speranza di rilanciar lo, poiché una volta in procedura di fallimento sarebbe destinato ad essere smembrato e quindi diverrebbe impossibile qualsiasi tentativo di investimento. Voi che leggete dovete sapere che sette ani fa, con l'accordo dei sindacati, furono assunti, in una notte, venti persone a tempo indeterminato. Così mentre tutte le stazioni hanno una media di meno di tre addetti per impianto, noi ne abbiamo 10, ripeto 10. Abbiamo una funivia e due impianti con 35 dipendenti e ben quattro caposervizio, quando ne basterebbero uno, massimo due. Da allora il centro turistico spende, solo di stipendi, senza contare le altre spese, il doppio di quanto incassa. Questo spiega perché vi sono i ritardi per avviare i lavori di revisione, perché non si cambiano gli impianti: perché è strutturalmente in deficit. Molti di voi mi chiederete perché non ho licenziato i lavoratori in soprannumero. Non ho licenziato perché non può essere il comune , che si batte per salvare i posti di lavoro nei confronti di qualsiasi azienda privata che minaccia o dichiara eccedenze di manodopera, quello che poi licenzia di fronte alle difficoltà, e perché sto tentando di risanare l'azienda e nel contempo non far perdere posti di lavoro.
 
“STO CERCANDO MILLE SOLUZIONI”
 
“Mi sto ingegnando con mille soluzioni, ( il terremoto ha rallentato la mia azione) ma è necessario che i sindacati ed i lavoratori collaborino. Anche perché nel mese di agosto e' stato promulgato un decreto. Il 174, che prescrive il licenziamento del personale per quelle aziende che non pareggiano il bilancio. Io ce la sto mettendo tutta. Ma adesso chiedo che tutti i lavoratori e dirigenti del CTGS si rendano conto dello sforzo e si mettano a lavorare . È soprattutto finendola con questa anarchia che si respira nell' azienda. Se ci sarà collaborazione ok, altrimenti sono pronto anche a scelte pesanti, poiché non posso far ricadere, anche in termini di costi, su tutti i cittadini, i capricci o le polemiche che si respirano in questa situazione ripeto, anarchica. Domani verrà sfiduciato il CDA. Non scarico responsabilità, come scrive qualcuno. Io nomino degli amministratori che devono raggiungere dei risultati. Se sbagliano vanno via. Ma se si colpiscono i generali, non vuol dire che si assolvono i soldati.
 
“STIAMO AVVIANDO UN PIANO DI RILANCIO”
 
Per il Gran Sasso stiamo finalmente per avviare il piano di rilancio ed investimenti, sono pronto a razionalizzare il personale, assicurando a tutti uno stipendio sicuro, ma o tutti collaborano, oppure sono anche pronto a chiudere e ripartire da zero. Non intendo più tollerare quanto sta accadendo da tempo. Da domani pretenderò che ciascuno stia al suo posto e ciascuno si assuma le proprie responsabilità . A chi non sta bene dico che può dimettersi o licenziarsi anche domani. A me ancora non scende giù quanto accaduto lo scorso anno per la funivia. Dovemmo ritardare per due atti di sabotaggio. Sparì un bullone particolare che questa estate abbiamo ritrovato nei valloni. Sicuramente il sabotaggio fu compiuto da un dipendente, e purtroppo le indagini dei Carabinieri non sono riusciti ad identificarlo.
 
“DA OGGI SI CAMBIA”
 
 Quindi, nel momento in cui mi assumo la responsabilità politica del ritardo, nel contempo mi assumo la responsabilità di entrare anche sulle questioni interne all'azienda. Da oggi si cambia! 
 Infine ad un imprenditore di fonte corretto, che mi invita ad andare a quel paese, vorrei dire che ha molta ragione, da vendere. Ma nel contempo gli vorrei chieder di darsi da fare. A pochi metri dal suo esercizio e' presente un ristorante che manda indietro le persone perché non riesce ad assicurare il posto a tutti. In altre parole, se io devo andare a quel paese, questo Imprenditore si chieda perché la sua attività non sia altrettanto avviata. 
 
 



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