Progetto Case, in arrivo bollette di luce, gas e acqua - Ci sono 10 milioni da pagare ai gestori

 

Parte la riscossione delle bollette non pagate finora per i consumi erogati dagli inquilini degli alloggi del progetto Case. A giorni il Comune invierà, famiglia per famiglia, un plico con la lettera che illustra la richiesta dell’acconto e la cifra relativa al periodo di occupazione. La riscossione parte dopo il censimento effettuato dal Servizio elaborazione dati, al quale il Comune ha affidato il compito. Il Sed ha fornito i dati e i numeri sui nuclei residenti nei quartieri post-sisma. Sono 4449 gli appartamenti delle new town da cui il Comune aspetta i pagamenti dei consumi relativi al periodo aprile 2010-dicembre 2011 per l’acqua, e aprile 2010-giugno/settembre 2012 per gas ed energia elettrica: circa 10 milioni che il Comune deve pagare ai gestori di acqua, luce e gas. «Non possiamo più farli aspettare, i gestori reclamano di essere pagati dal Comune», spiega l’assessore all’Assistenza alla popolazione Fabio Pelini. Ma come procederà il Sed nella riscossione? In una prima fase il Comune chiederà agli inquilini, in sostanza, la restituzione di un acconto sui consumi. Gli occupanti degli alloggi delle new town dovranno pagare un acconto determinato in proporzione ai giorni di occupazione dell’alloggio utilizzato e alla sua superficie e “fissato” in una quota che consentirà di coprire i costi. È risultata, così, una quota pari a 0,05369 euro al giorno per metro quadrato, che corrisponde a 1,61 euro al mese per metro quadrato. I consumi potranno essere pagati con rate mensili, che vanno da un massimo di 300 euro a una quota media di 185. L’acconto è diviso tra il recupero dell’arretrato per il periodo compreso tra aprile 2010 e novembre 2010, e il recupero per il periodo corrente fino all’aprile 2013. E proprio a partire da marzo-aprile 2013 il Comune invierà i conguagli sui consumi effettivi. Pelini spiega che «si tratta di una fase di start up, per cominciare, ma a partire da aprile si farà un conguaglio». E assicura che «gli importi dei consumi stabiliti con il criterio dell’acconto difficilmente sarà superiore ai consumi effettivi delle famiglie». «Chiedo a tutti i cittadini un atto di responsabilità e civiltà», spiega l’assessore. «Chi sta negli alloggi del progetto Case finora non ha pagato alcuna bolletta», precisa, «se chi vive negli alloggi delle new town avesse optato per un’altra forma di assistenza, ad esempio gli affitti concordati, già avrebbe pagato e senza rateizzazioni. Tra marzo e aprile», ricorda l’assessore, «cominceranno ad arrivare i conguagli e saranno sicuramente a favore del Comune». Anche l’assessore al Patrimonio e gestione del progetto Case Alfredo Moroni, fa un appello alla responsabilità dei cittadini. «Ci rendiamo conto che ci saranno proteste e malumori», dice, «ma ci sono 10 milioni che i gestori pretendono per consumi di cui i residenti hanno goduto. Non possiamo permettere che avvengano disservizi come il distacco dei contatori». L’assessore Pelini ricorda, inoltre, che «è entrata in vigore l’ordinanza sindacale riguardante l’esposizione obbligatoria dei nomi sull’uscio degli alloggi del progetto Case. Non ci sono più scuse, per chi non espone i nominativi in modo leggibile riceverà multe dai 25 ai 500 euro». Il controllo è stato affidato alla polizia municipale, che verificherà alloggio per alloggio.
 
 



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