Gran Sasso - Il sindaco: "nell’azienda si respira un clima di anarchia che non mi piace"

 

 I pezzi mancanti sono stati sostituiti e questa mattina a Campo Imperatore è attesa una nuova visita dei tecnici dell’Ustif. Un sopralluogo alla seggiovia delle Fontari, dal quale dipenderà l’apertura, ormai con 15 giorni di ritardo rispetto alla data prevista, della stazione sciistica. «Se tutto andrà per il verso giusto», ha dichiarato il sindaco Massimo Cialente, «da domani sarà possibile sciare. Ma ciò che in questo momento mi preoccupa è la “guerra” tra gruppi all’interno del Centro turistico che sta danneggiando l’azienda alle prese, ormai da anni, con una situazione economica drammatica. L’incasso annuale del Ctgs si aggira intorno a 800mila euro, 450mila in meno di quelli necessari per pagare gli stipendi dei 35 dipendenti. Un quadro complesso e nessuno sembra rendersi conto che il futuro del Centro turistico è legato al lavoro. Lo scorso anno qualcuno sabotò la funivia, ora nell’azienda si respira un clima di anarchia che non mi piace e che non promette niente di buono. Il nuovo cda dovrà rimettere un po’ di regole ed entro l’Epifania dovrà consegnare il piano industriale con il numero dei dipendenti in esubero. Persone (almeno una quindicina) che cercheremo di ricollocare, requisiti permettendo, nella società che andrà a occuparsi della gestione dei progetti Case. Il secondo passaggio riguarda l’operazione con Invitalia che sta andando avanti e che si tradurrà in investimenti per 23 milioni per la realizzazione di nuovi impianti previsti nel piano d’area. Il tutto accompagnato dalla gara per privatizzare la gestione di impianti e strutture ricettive». Cialente ha tagliato corto sul dimissionamento dell’ex presidente Alessandro Comola (al posto del quale è stato nominato Umberto Beomonte Zobel). «Non si può pensare ai grandi progetti e non fare nulla per aprire la stazione sciistica». Infine lo scontro con Giorgio De Matteis. «I lavori di revisione della seggiovia sono stati affidati a Lallini con una gara. Alle calunnie risponderò con le querele». Intanto, al termine di un’assemblea coi dipendenti, l’Ugl ha indetto una giornata di “indignazione”. Cosa che si tradurrà nel dare in beneficenza la paga di un giorno di lavoro. 
 
 
 



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