METRI DI NEVE, MA SUL GRAN SASSO NON SI SCIA

Sono giorni e giorni che nei media locali è vivissima la polemica sull’apertura degli impianti di Campo Imperatore; a parte i litigi politici che fanno parte del gioco delle parti anche gli operatori turistici con il loro comitato sono sul piede di guerra contro il Comune; la sostituzione del responsabile del centro turistico, lo scaricabarile sui tecnici ecc….; una volta la revisione della funivia ora la manutenzione della sciovia “Fontari” che collega le piste con la funivia, ogni volta ce n’è una per ritardare l’apertura degli impianti; il danno di immagine che si tramuta in danno economico per gli operatori, per i negozi, per la scuola sci. Vorrei fare un po’ di cronistoria altrimenti non si capisce bene come si è arrivati a questa situazione. Una parte enorme del territorio del Gran Sasso e, più esplicitamente, il versante di Campo Imperatore è bene demaniale civico ovvero i legali proprietari sono le collettività residenti che vengono governate dalle amministrazioni dei beni di uso civico. Già da diversi anni la gestione del centro turistico del Gran Sasso, società del comune di L’Aquila che gestisce gli impianti e la funivia per Campo Imperatore, è deficitaria sia in termini economici sia in termini di efficienza gestionale tanto che l’amministrazione dei detti beni demaniali pensava di rientrare in possesso di questi beni per gestirli direttamente anche perché l’usurpatore Comune non pagava gli affitti alla suddetta amministrazione dal ben 1938 accumulando debiti nei confronti dell’amministrazione separata per diversi milioni di euro!!!!!!!Se così fosse stato la comunità di Assergi avrebbe potuto gestire il proprio patrimonio impiegando decine e decine di persone del posto!  Fu un errore! Perché per anni ed anni ancora il Comune continuò a gestire malamente la stazione sciistica e continuò a non pagare i canoni di affitto. Alcuni anni fa venne siglato un accordo tra Comune ed Amministrazione nel quale si riconosceva un affitto annuo a favore dell’Amministrazione di ben 150mila euro l’anno affinché in Comune potesse gestire in proprio o riaffittare a terzi : l’Albergo di Campo Imperatore (quello di Mussolini per intenderci), le piste da sci, la funivia, gli impianti di risalita, le vecchie stazioni di partenza ed arrivo (oggi hotel/ristoranti/ostelli), le nuove stazioni di partenza ed arrivo ecc…Ecco allora che oltre alla filiera dei danneggiati di oggi (operatori turistici, scuola sci ecc…) si aggiunge anche la totale comunità di Assergi che si vede privata di ben 150mila euro / anno con i quali si poteva e si potrebbe far diventare il paese un “gioiellino” al pari di tanti paesi alpini più noti cifone



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