MANIFESTAZIONE DI PROTESTA A FONTE CERRETO, GLI OPERATORI TURISTICI PREPARANO AZIONI LEGALI

Una manifestazione di protesta, organizzata dalla Gransasso360, si è svolta  questa mattina a Fonte Cerreto, una manifestazione di protesta degli operatori turistici del Gran Sasso aquilano. Sono stati evidenziati ancora una volta i problemi che stanno affrontando le aziende che vivono di turismo, per la mancata riapertura degli impianti di Campo Imperatore. Sono stati esposti nel piazzale di Fonte Cerreto, striscioni di protesta, contro il sindaco e la dirigenza del Centro Turistico Gran Sasso, colpevoli della situazione disastrosa delle strutture ricettive, e dei continui rinvii dell'apertura degli impianti di Campo Imperatore. E’ il classico scarica barile tra Comune e la società che ha il compito della gestione. Per il primo cittadino aquilano, Massimo Cialente, manca solo il collaudo finale che, però, continua ad essere rimandato. Intanto all’interno del Centro turistico del Gran Sasso è guerra al presidente Comola, che sarebbe colpevole del deficit della struttura. Ma mentre la i rimpalli tra istituzioni continuano il tempo passa inesorabilmente: gli alberghi sono vuoti, i ristoratori piangono e le piste sono deserte. Così gli operatori si preparano alla battaglia legale per ottenere i risarcimenti degli incassai mancati. Dunque Rimpalli di responsabilità e promesse mancate. Tutto rimandato, ancora una volta, e a data da destinarsi, per Campo Imperatore, la stazione sciistica al centro del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, unico impianto ancora chiuso del comprensorio aquilano. Campo Imperatore non riapre, nonostante l’innevamento ottimale delle piste e le buone previsioni meteo, complici di una stagione sciistica da tutto esaurito, come non si registrava da anni. E mentre il comune continua ad annunciare sopralluoghi rinviati, gli operatori turistici, ormai indignati e caduti nello sconforto, preparano un’azione legale per i danni economici subiti. C’è un problema e non viene risolto. Siamo a L’Aquila. Bisogna fare i conti con una stagione marchiata dalla crisi economica, a cui si aggiunge mancanza di organizzazione. Una stagione nera, senza sciatori, con camere di hotel tutte libere, e tanti pacchetti disdetti. Non ci sono al momento date su quando la situazione si sbloccherà.  Una vicenda che si trascina dai primi di dicembre, quando l’apertura degli impianti ha cominciato a slittare, tra figuracce e rinvii, a causa del ritardo nei lavori sulla seggiovia delle “Fontari”, e le conseguenti polemiche. Situazione che ha portato ad uno scontro tra il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, e il presidente del Centro turistico del Gran Sasso (Ctgs), Alessandro Comola. La società, partecipata integralmente dal Comune dell’Aquila, si occupa della gestione degli impianti sciistici di Campo Imperatore. Nelle ultime settimane sono fioccate le dimissioni dei componenti del consiglio di amministrazione del Centro, sollecitate dal primo cittadino allo scopo di sfiduciare il presidente Comola. L’obiettivo, ultimo atto di un rapporto ormai deteriorato nel tempo, è stato raggiunto lo scorso 17 dicembre, quando l’assemblea dei soci del Centro lo ha sfiduciato, promuovendo al suo posto Umberto Beomonte Zobel, già membro del cda. Il sindaco Cialente spiega che la struttura è in deficit, che si spende più di quanto si guadagna, e che questo causa ritardi nell’avvio dei lavori di revisione, previsti da due anni, e assegnati alla ditta Lallini. Quanto alle responsabilità, un team di avvocati sta decidendo se siano  dell’amministrazione comunale o della società. Intanto il clima sembra essere avverso: Cialente afferma che alle Fontari è tutto a posto, manca solo il controllo finale. Collaudo rimandato a causa delle raffiche di bufera e vento che si sono abbattute nei giorni scorsi su Campo Imperatore. Ma gli operatori turistici, coordinati dall’associazione “Gran Sasso 360”, sono ormai sul piede di guerra, e temono che gli impianti non riapriranno più. “Siamo arrivati alla fine, e chi ha sbagliato deve andare via, non ci interessano più le scuse. La stagione ormai è andata”. Per questi motivi è pronta una maxi azione legale contro il Centro turistico ed il comune, finalizzata a chiedere il risarcimento dei danni economici subiti a causa della mancata riapertura. Ma domani è un altro giorno e ci sarà una nuova verifica tecnica nella Seggiovia Fontari...



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