Trecento figuranti al presepe di Pianola

Quattro piccole mongolfiere con all’interno altrettante lanterne accese si sono sollevate lentamente in aria per dare il via alla 40ª edizione del presepe vivente di Pianola «Come a Betleem», andato in scena la sera del 25 dicembre. Migliaia di spettatori hanno riempito l’anfiteatro naturale a ridosso della frazione aquilana, complice anche la temperatura mite della sera di Natale. Un compleanno importante, quello della manifestazione, che gli organizzatori hanno voluto dedicare a chi ha dato vita alla prima edizione del 1972 e oggi non c’è più. Un pensiero particolare è andato a Erminio Cianferani, Giovanni Liris, Enrico Gianforte detto Jeff e al compianto Umberto Cavalli che insieme a Liliana Lolli è la voce narrante del presepe e l’ideatore dei testi. Circa 300 figuranti in costume d’epoca hanno rappresentato le scene principali della storia del Cristianesimo fino alla nascita di Gesù, interpretato dall’ultimo nato del paese, quest’anno Leonardo Benedetto, venuto alla luce il 18 novembre scorso. Dopo il terremoto sono stati rinnovati gli effetti acustici e le scenografie del presepe che si svolge all’interno di una conca naturale, dove è riprodotto un borgo tipico della Palestina di 2000 anni fa. Al termine della rappresentazione, su una delle cime più alte della montagna che circonda l’anfiteatro naturale, è stata accesa, tra gli applausi, la scritta di fuoco «Alleluia». Un ricco buffet a base di dolci natalizi e bevande calde, preparato dalle donne del paese, ha accolto gli spettatori all’inizio e al termine della rappresentazione. Una lunga fiaccolata ha poi illuminato le vie del borgo, passando davanti alla capanna fino alla chiesa ancora inagibile. Il parroco don Luciano Bacale Efua, che ha vestito i panni di uno dei Magi, ha impartito la benedizione. La manifestazione verrà ripetuta a Roma, in piazza Vittorio, il 6 gennaio alle 18. Lo spettacolo itinerante, attraverso le vie centrali della capitale, è organizzato in collaborazione con l’associazione «Amici del Parco». Michela Corridore



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