Sci, voti de "Il Centro" all’Abruzzo

 L'Abruzzo della neve scia ovunque sopra la sufficienza, raggiungendo voti alti lì dove si continua a investire sulle peculiarità della montagna del Centro Italia, andando incontro alle esigenze del mercato turistico. Dove, invece, non ci sono iniziative promozionali e soprattutto non si modernizzano impianti e strutture, il voto naviga attorno alla sufficienza grazie soltanto alle bellezze naturali che solo l’Abruzzo sa offrire. LA REGINA. Non a caso a primeggiare in questa pagella che abbiamo voluto dare alla montagna abruzzese c’è l’altopiano del Sangro con Roccaraso, la “regina” degli Appennini, votato totalmente al turismo. Gli alberghi hanno saputo rimodernarsi, attrezzarsi, ad esempio, di Centri benessere come al Nord, e i fondi pubblici hanno consentito di rinnovare le strutture. I primi risultati in termini di presenze hanno di fatto superato le aspettative. Un vero e proprio “boom” è stato registrato nel corso delle festività natalizie. Ha funzionato la strategia di marketing incentrata sulla domanda di Lazio, Campania, Abruzzo i cui sciatori hanno preferito stavolta evitare di sobbarcarsi il viaggio in auto al Nord e di spendere i soldi della benzina nel soggiorno. Apprezzati lo skipass on-line (nel territorio Aremogna-MontePratello) e la skimap interattiva. Collegandosi, infatti, sul sito www.roccaraso.net, è possibile visionare una mappa complessiva delle piste da sci e, cliccando sulle varie lettere e icone, si può osservare in tempo reale la situazione dei diversi circuiti e tracciati. LE ALTRE. Promosse anche le stazioni sciistiche di Campo Felice e Ovindoli-Magnola, mentre l’avvio di stagione nella stazione di Campo Imperatore è stato penalizzato da una serie di errori e problemi legati alla mancata manutenzione della seggiovia "Fontari" e da vicende che hanno coinvolto l'amministrazone del Centro turistico del Gran Sasso. Adesso Campo Imperatore è costretta a recuperare il tempo “perso” e gli alberghi propongono pacchetti a costi bassi per cercare di attrarre quanti più sciatori possibile. TURISMO. Esultano i gestori di Ovindoli-Magnola, la stazione che ha il primato, quest'anno, della riapertura invernale: il 1° dicembre. «Rispetto allo stesso periodo dell'anno abbiamo registrato il 30% di sciatori in più», spiega Massimiliano Bartolotti, titolare degli impianti. Per quanto riguarda l'affluenza negli alberghi, Bartolotti fa notare che quelli che stanno facendo investimenti infrastrutturali dotandoli di centri di benessere con sauna, idromassaggio e altri servizi, hanno registrato un incremento delle prenotazioni: «Coloro che non ne hanno fatti, hanno avuto meno vantaggi dal punto di vista dell'affluenza turistica. Questo dimostra che, nonostante la crisi, nel periodo delle vacanze l'utente vuole determinati servizi». A Campo Felice la stagione invernale è partita il 6 dicembre e «sta andando bene», commenta Gennarino Di Stefano, direttore degli impianti di sci: «Le piste sono sempre innevate con neve naturale o artificiale, tutti gli impianti e le piste sono aperte, soprattutto grazie al bel tempo durante il periodo delle festività». Le previsioni per l'affluenza nelle prossime settimane sono legate al meteo. Un nuovo boom di sciatori è previsto a febbraio. «Se quest'anno continua così», commenta Di Stefano, «a fine stagione avremo avuto il trend migliore degli altri anni». POTENZIALITA’ RIDOTTE.Chi appare penalizzata da una situazione ingessata da contrasti, burocrazia e scarsità di investimenti è la Maielletta. Le problematiche che bloccano gli impianti di Fonte Tettoni (vedi articolo a destra) incidono, in termini di offerta e quindi di affluenza, anche sulla vicina Passolanciano. Se poi ci si mette anche la scarsità di neve, la stagione viene compromessa. Subito dopo le vacanze natalizie ha dovuto fermarsi anche la seggiovia del Panorama, visto che vicino al suo arrivo in quota c’era poca neve. In questi giorni è aperto solo lo skilift Piano dei Fondi a Passolanciano a dimostrazione di come qualcosa occorre rivedere se si vuole rilanciare la montagna chietina. LA COSTANTE. E con la poca neve deve fare i conti anche il fronte teramano del Gran Sasso. Una costante da queste parti. Sono ancora chiusi gli impianti di Prati di Tivo e Prato Selva. Stessa sorte a Monte Piselli, versante nord della Montagna dei Fiori, nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga al confine con Ascoli Piceno. Un peccato. L’impianto di Prati di Tivo, la seggio-cabinovia “La Madonnina” di ultima generazione con sedie quadriposto e cabine a 8 posti, per ora si limita a funzionare nei fine settimana esclusivamente per i pedoni, dalle 9 alle 16,15. Per fortuna il meteo annuncia nevicate abbondanti in arrivo e fino al 22-24 gennaio

- da Il Centro -

 



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