I terremoti non sono prevedibili
Posted by Antonio Giampaoli | 2009-10-04 | Commenti: 3 | Letto 987914 volte
Lo affermano gli esperti giunti da tutto il mondo a L'Aquila per costituire la Commissione internazionale dei sismologi, e che oggi hanno concluso e reso pubbliche le loro conclusioni dopo vari incontri e sessioni di studio.. Per quanto riguarda la situazione a L'Aquila Tom Jordan, direttore del Southern California Earthquake Center rassicura: lo sciame cominciato all'indomani del 6 aprile sta perdendo di intensità. C'è uno studio è vero che afferma che la faglia di Paganica il 6 aprile ha liberato solo il 15% dell'energia, ma spiega il professor Paolo Gasparini, dell'Università di Napoli, questo non significa che tale energia sia liberata in futuro producendo eventi sismici distruttivi.
Discorso analogo anche per quanto riguarda un altro studio condotto dall'Università di Oxford, Londra, Cambridge, Edinburgo, nel quale si afferma che il terremoto del 6 aprile ha inflitto mutamenti di tensione ad altre faglie vicine, portandone alcune, in particolare quelle di Montereale e Campotosto, vicine al cedimento.
Anche qui infatti il professor Ian Main, dell'Università di Edinburgo spiega che comunque non è possibile prevedere come quando e se ciò possa portare ad eventi sismici di particolare intensità. Infine alla domanda: perché quatto mesi di scosse con crescente intensità che hanno preceduto il terremoto del sei aprile non sono state considerate un precursore di altamente probabili eventi distruttivi? Il professor Tom Jordan risponde che in base alle attuali conoscenze, uno sciame sismico può essere considerato un precursore solo dopo che il terremoto distruttivo si è verificato. E di questo gli aquilani se sono certamente accorti...
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