La tragedia aquilana a Presadiretta

 «La ricostruzione dell'Aquila è un buco nero nella storia d'Italia». Riccardo Iacona annuncia così la puntata di Presadiretta (Rai3) al termine di «Che tempo che fa» di Fabio Fazio. Con uno speciale dal titolo «Irresponsabili», grazie all’inviata Lisa Iotti, Iacona ripercorre le fasi del processo che ha portato alla condanna dei componenti della Commissione Grandi Rischi per il terremoto dell’Aquila. «Un processo senza precedenti al mondo. Per la prima volta, dai tempi di Galileo, sul banco degli imputati ci sono gli scienziati», dice il giornalista. «Irresponsabili non è un giudizio, né un’ingiuria, ma una parola tecnicamente giusta: non responsabili». Non responsabile si ritiene anche Enzo Boschi, allora presidente dell'Ingv, che – ascoltato dalla Iotti – parla dell’intercettazione a Guido Bertolaso, quella in cui l’ex capo della Protezione civile definisce la riunione della Grandi Rischi all’Aquila un’operazione mediatica. «Quando ho sentito quelle parole mi è venuto da piangere», spiega. «Ho avuto la certezza di essere stato mandato lì per un’operazione mediatica. Avevo la netta sensazione che c’era qualcosa che non andava già prima: la commissione non ha deliberato niente, se ne sono andati via tutti molto presto. È stata una riunione frettolosa». Poi ancora un affondo nei confronti di Bertolaso. «Forse in quella situazione era stressato», dice, «o forse chiunque ricopre un ruolo come il suo si sente, come dire, vicino a Dio: due o tre elicotteri a disposizione, questa è la cosa pericolosa. Probabilmente pensava che il terremoto non ci sarebbe stato perché lui non aveva tempo». La puntata prosegue tra le immagini strazianti della notte del 6 aprile 2009, quelle del processo e i giudizi degli scienziati, unanimi nell’affermare che, è vero, il terremoto non si può prevedere, ma anche che era certo che all’Aquila il rischio fosse molto alto. Lo dicono Stefano Cianciotta dell'Università di Teramo, Cristian Del Pinto, sismologo, Francesco Stoppa, professore di rischio vulcanico a Chieti. In studio anche il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca per annunciare che «la ricostruzione del centro storico comincerà a primavera». Intanto, la Scuola umbra di Amministrazione pubblica ha organizzato, per il 24 gennaio, un seminario per approfondire il ruolo strategico della comunicazione di emergenza nella prevenzione e nella gestione del rischio.

 



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