BERTOLASO CONFESSAVA A LETTA, ''RICOSTRUZIONE IN 28 ANNI, ALTRO CHE MESI!''

 "Lui non deve dire: rimettiamo gli abitanti dentro il centro storico fra 28 mesi perché è un massacro. Li rimettiamo tra 28 anni... Ti sto dicendo la verità".

Sono queste le dure e perentorie parole dell'ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso, intercettate da una telefonata dell'8 aprile 2009, a poche ore dal terremoto, con l'allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta.

Un messaggio amaro (così come riportato dal sito online di Repubblica), triste, dai risvolti inquietanti, in cui Bertolaso indica distintamente al braccio destro dell'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi le mosse più congeniali da consigliare al Cavaliere.

"Sono contento che lui venga (qui si riferisce ancora a Berlusconi) - è un altro frammento dell'intercettazione - ma deve capire che noi il centro storico dell'Aquila non possiamo ristrutturarlo. È tutto distrutto, tutto inagibile. [...] Lui si deve rendere conto - conclude Bertolaso - che questo terremoto è anomalo, micidiale, perchè ha colpito solamente il centro storico dell'Aquila".

Letta non sembra commentare il giudizio di Bertolaso. Durante il colloquio telefonico, annuisce ma solo con l'aria di chi deve riferire.


 



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