Confcommercio: no a parcheggi e negozi sotto piazza Duomo

 «Prima di presentare alla città opere faraoniche come la realizzazione, tramite project financing, di un centro commerciale sotterraneo con annessi 500 posti auto, sotto Piazza Duomo, il sindaco, Massimo Cialente, dovrebbe consultare le associazioni di categoria. Idee di questo tipo sono già state sperimentate senza successo: basti pensare alla metropolitana di superficie». Il messaggio del direttore regionale della Confcommercio, Celso Cioni, al primo cittadino, è chiaro: le associazioni di categoria non ci stanno ad essere escluse dal dibattito sul nuovo volto della città, soprattutto se gli interventi riguardano il centro storico. «Chiediamo l'apertura immediata di un tavolo di confronto, anche alla luce della gravissima crisi che sta colpendo il settore del commercio», sottolinea Cioni, «l'amministrazione, invece di pensare alla ricostruzione delle abitazioni e delle attività commerciali, fa voli pindarici e annuncia proposte, con la formula del project financing, che non sono state discusse neppure con i diretti interessati». Secondo Cioni, esistono ben altre priorità da affrontare, anche alla luce del calo vertiginoso degli affari e del numero crescente di attività commerciali che hanno chiuso i battenti: oltre 200, lo scorso anno, nella sola provincia dell'Aquila. Un trend ancora più marcato della flessione registrata a livello nazionale con una diminuzione delle vendite stimata in un -3,1% su base annua. »Il settore del commercio ha enormi problemi da risolvere. E dobbiamo farlo in gran fretta», incalza Cioni, »le vendite continuano a crollare, mentre i consumi sono ai minimi storici. Ma i commercianti devono fare i conti anche con una pressione fiscale senza precedenti e con il difficile accesso al credito, che si traduce in mancanza di disponibilità di cassa. Un quadro reso ancora più fosco dalle difficoltà legate al sisma e a un tessuto economico dilaniato». Temi che saranno al centro della giornata di mobilitazione prevista per lunedì prossimo. La Confcommercio, aderendo all'iniziativa nazionale, farà sentire la propria voce «per chiedere attenzione alle istituzioni locali e soluzioni che agevolino la ripresa del comparto. La situazione si sta aggravando», dichiara Cioni, «il 2013 sarà un anno nero: dobbiamo lavorare insieme alla ripresa per evitare la perdita di centinaia di posti di lavoro. Ricordiamo al sindaco che non vi è alcuna traccia della programmazione degli interventi nel centro storico, dove operano decine di attività commerciali che hanno scelto di riaprire tra mille difficoltà e che ora rischiano di veder vanificati tutti gli sforzi economici. Il Comune, nonostante i solleciti, non ha provveduto a fornire delle indicazioni sulle possibili strade da seguire per ricollocare i negozi e l'auspicato tavolo di trattative non ha dato finora esiti positivi. Prima di pensare al “salotto della città” sarebbe opportuno accelerare la ricostruzione delle case e dei locali commerciali». La Confcommercio, che ha appena rinnovato il direttivo comprensoriale, sta elaborando una piatta forma rivendicativa da porre all'attenzione dei politici locali e che poggia le basi sul rilancio del commercio e del turismo, gravati da una crisi pesantissima.

 



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