Monti: “L’Italia con il caso L’Aquila ha perso credibilità in Europa”

Nella richiesta per i fondi per la ricostruzione dopo il sisma in Emilia, nei confronti dell’ Europa «abbiamo dovuto pagare la mancanza di credito per l’Abruzzo, perché le notizie degli scandali erano arrivati anche a Bruxelles». Lo ha detto il premier Mario Monti, rivolgendosi ai cittadini delle zone terremotate in Emilia. «A differenza di quanto avvenuto in Abruzzo - ha detto - qui la gestione é stata affidata alla Regione ed al suo presidente, in una Regione gestita in maniera efficace».

Arduini a Monti, "L'Aquila non merita le sue parole, è davvero troppo. Meritiamo le sue scuse"

L’Aquila non merita questo. Monti non può tirare in ballo L’Aquila citandola come esempio negativo per “truffe e corruzione”. E’ davvero troppo apprendere che, nelle sue giornate elettorali in Emilia, il Presidente candidato faccia riferimento così platealmente agli scandali seguiti al terremoto dell’Aquila, tali da permettere all’Italia una difficile risalita della china a Bruxelles. L’Aquila è stata colpita e distrutta da un terremoto. Oggi non merita di essere mortificata e distrutta una seconda volta come esempio negativo di responsabilità personali che nascono altrove. No Presidente Monti, non può usare la nostra Città, elogiando il sistema emiliano e affibbiando accuse gravissime a quello aquilano che per altro ha subito scelte ed errori calati dall’alto. Specie da chi ha fatto del nostro martoriato terremoto la vetrina per basse e meschine passerelle. L’Aquila merita rispetto e attenzione, anzi merita le scuse.

Pezzopane: con gli scandali gli aquilani non hanno nulla a che vedere

 

Dopo Berlusconi, anche Monti fa campagna elettorale sul terremoto, parlando di scandali.
Scandali tutti legati alla gestione del precedente governo e con cui L’Aquila e gli aquilani non hanno nulla a che vedere. Al contrario molte truffe, come i fondi ex Giovanardi, le scuole, la questione del Lotto, la Commissione Grandi Rischi e il G8 si sono consumate sulla pelle degli aquilani. E sono stati proprio gli aquilani a denunciarle.
Quanto a Monti, se avesse voluto fare davvero una cosa utile per le nostre zone terremotate, avrebbe potuto concedere il contributo agevolato, anziché optare per una formula affannosa e complessa, che il prossimo governo sarà costretto a rivedere.
Paradossalmente quello del contributo agevolato, nelle carte del governo, si chiama “metodo Abruzzo”, ma per una stravaganza tutta montiana, si applica in Emilia e non in Abruzzo.
Su una cosa Monti non sbaglia. La gestione del terremoto, a differenza dell’Abruzzo, in Emilia è stata affidata ad un Presidente della Regione, che l’ha saputa gestire in maniera efficace.
Non si può tuttavia scaricare sugli abruzzesi, il peso di gravi responsabilità, che stanno in capo al Governo Berlusconi e alla dissennata gestione commissariale. Sono queste la vera causa della politica di Bruxelles.

Stefania Pezzopane
Assessore Comune dell’Aquila


 



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