CASETTE PROVVISORIE, CHI NON HA DIRITTO PERDE LA FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA

Scatta il censimento delle forniture Enel ai manufatti temporanei post-terremoto dell'Aquila.

In questi giorni, infatti, ai cittadini che hanno un contratto di fornitura alle "casette" viene recapitato un questionario da compilare e rispedire che servirà ad avere un quadro della situazione, a mantenere l'elettricità a chi ne ha diritto e a staccarla negli altri casi.

Nell'istanza si offrono tre possibilità di scelta tra chi ha l'abitazione principale ancora inagibile e per questo può mantenere la fornitura a tariffa agevolata; chi ha riavuto l'agibilità a casa sua dopo i lavori di ricostruzione e quindi non ha più diritto alla stessa fornitura; chi, infine, ha presentato un progetto per trasformare il manufatto da temporaneo a definitivo e dovrà quindi richiedere una linea elettrica definitiva a condizioni normali.

Questo tris di scelte nasce alla luce della delibera del Consiglio comunale del capoluogo (che in verità risale a due anni fa) che ha revocato quella precedente, la numero 58 del 2009, che autorizzava la costruzione dei manufatti e ne normava i criteri.

Con il nuovo provvedimento, il Comune ha fermato le nuove costruzioni e ha stabilito che quelle esistenti potranno essere mantenute anche su terreno non edificabile, ma solo se e fino a quando resta l'inagibilità dell'abitazione principale di chi le ha costruite.

Cosa che anche a quattro anni dal sisma si verifica comunque nella gran parte dei casi, perché chi ha investito decine o centinaia di migliaia di euro in una casa di legno o altro materiale di solito ha l'abitazione gravemente danneggiata, classificata "E" o addirittura in "zona rossa".

Quello delle casette è uno dei problemi urbanistici più grandi del Comune alle prese con la difficile sfida del nuovo piano regolatore che dovrà sostituire quello in vigore da quarant'anni.

In particolare c'è il problema degli abusivi, o furbetti, che hanno tirato su abitazioni anche a fronte di case agibili, oppure senza presentare autorizzazioni, o ancora "per farsi la casa della domenica", come ama dire il sindaco, Massimo Cialente.

La stretta dell'Enel servirà anche a questo.


 



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