Rifiuti, emergenza in vista per la città e le frazioni

 Riesplode l’emergenza rifiuti. Regione e Provincia hanno bloccato il conferimento dell’indifferenziato prodotto in città nella discarica Segen di Sante Marie. Un provvedimento a cui il Comune si oppone, tanto da annunciare che, nonostante il divieto, i rifiuti continueranno a essere smaltiti nell’impianto marsicano. Una sorta di provocazione, come conferma il presidente dell’Asm Luigi Fabiani, contenuta in una lettera inviata a tutti gli enti coinvolti e anche alla Procura. Se non si troverà a breve una soluzione, in vista c’è una vera e propria emergenza sanitaria, causata dall’accumulo di immondizia. «Nel fine settimana», spiega Fabiani, «si raggiungono le 300 tonnellate di rifiuti stoccati e a oggi non abbiamo più un sito dove smaltirli, per il veto opposto all’utilizzo dell’impianto mobile di Sante Marie, dove conferiamo dal marzo 2012 a un prezzo vantaggioso, che ci ha permesso di risparmiare un milione di euro all’anno e di indirizzare la nostra raccolta indifferenziata verso il recupero totale. Un virtuosismo, con ripercussioni positive anche sulle tariffe per i cittadini, che rischia di essere compromesso». La vicenda nasce dal fatto che la discarica di Sante Marie è stata danneggiata da un incendio e, per non interrompere il servizio, è stata dotata di un impianto mobile: quello fisso sarà di nuovo pronto a maggio. «Il mese scorso», aggiunge Fabiani, «Regione e Provincia hanno però deciso di vietare l’utilizzo degli impianti mobili, visto che nella nostra provincia sono presenti due impianti fissi, a Sulmona e Aielli, che sarebbero sufficienti, secondo i due enti, per smaltire le 130mila tonnellate di rifiuti prodotte annualmente, di cui circa 40mila arrivano dall’Aquila, che non è dotata di un impianto proprio. Ma andare a smaltire a Sulmona o ad Aielli ci costerebbe molto di più, dato che attualmente non esiste una tariffa unica». Utilizzando la Segen (società pubblica formata da 13 Comuni) si spendono 134,5 euro a tonnellata, contro i 163 euro delle altre discariche. Nella lettera, firmata anche dal sindaco Massimo Cialente e dall’assessore Roberto Riga, si pongono quattro domande: in quale impianto il Comune dell’Aquila dovrà conferire i propri rifiuti nelle prossime ore e a quale tariffa, come si giustificano eventuali differenze tariffarie rispetto a quelle finora sostenute e i motivi reali per i quali non è possibile continuare il rapporto con la Segen». Inoltre, il Comune sta completando l’iter amministrativo per aderire alla Segen Spa: «Invece di realizzare un nostro impianto», conclude Fabiani, «abbiamo scelto di aderire alla Segen e di andare a implementare l’impianto di Sante Marie, rendendolo funzionale alle nostre esigenze e a quelle di tutti i Comuni della Valle Roveto».
 



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