Computer e documenti rubati ad Asm e architetti

 Stessi orari, stessa refurtiva: qualche computer e pochi spiccioli. Nella notte tra domenica e lunedì sono stati messi a segno due furti, uno nella sede dell’Ordine degli Architetti, ospitata in un fabbricato di legno nella zona del centro commerciale Amiternum, a Pettino, l’altro nella sede dell’Asm (Aquilana società multiservizi)nel nucleo industriale di Bazzano. Ad accorgersene per primo chi ieri mattina ha raggiunto gli uffici per lavorare. Nuovi colpi in città ai danni di enti, dopo quello di venerdì scorso all’ufficio Anagrafe del Comune. All’apparenza, a mancare all’appello sono pochi oggetti neanche di gran valore, ma solo nelle prossime ore sarà possibile verificare se i ladri hanno fatto scomparire anche alcuni documenti conservati negli uffici. Si stanno controllando in queste ore, infatti, gli archivi sia dell’Asm sia dell’Ordine professionale, presi di mira dai ladri. Intanto, Luigi Fabiani, presidente dell’Asm già parla di «possibile atto intimidatorio». Il presidente degli Architetti Gianlorenzo Conti, invece, avverte gli iscritti che «nei prossimi giorni sarà difficile svolgere le regolari attività poiché all’interno dei computer trafugati ci sono tutti i documenti dell’Ordine». Dal fabbricato di legno infatti sono scomparsi tre computer, «neanche di gran valore», come dice Conti. «Abbiamo avvisato i carabinieri ma si tratta di un problema che difficilmente potrà essere risolto nel giro di breve tempo visto che all’interno di quei macchinari c’era l’archivio integrale». Per questo, dunque, l’attività dell’ente potrebbe essere bloccata per qualche giorno. Il rappresentante degli architetti pone inoltre un problema di sicurezza della città. «Cose di questo genere non si erano mai viste precedentemente», dice. «C’è bisogno di una sorveglianza maggiore soprattutto nelle ore notturne». Sempre nella notte tra domenica e lunedì, alcuni malviventi, con un grimaldello, hanno forzato una porta sul retro della sede dell’Asm di Bazzano e si sono introdotti all’interno dello stabile, mettendo tutto a soqquadro. Secondo le prime ricognizioni del materiale mancante, effettuate dalla Polizia scientifica, sono stati prelevati il computer portatile dov’erano registrati i verbali del consiglio di amministrazione dell’azienda, una macchina fotografica usata dal personale, e un po’ di spiccioli dai distributori di bevande. «Sembra più un atto vandalico, di intimidazione, che un furto vero e proprio», dice il presidente Fabiani. «Stiamo verificando la scomparsa di documenti, ma non è facile, considerando che ci sono dieci anni di archivi cartacei. Non sappiamo se i ladri cercassero qualcosa che è all’interno del computer o altro. Dal distributore automatico, del quale è stato trovato il vetro rotto, sono stati presi solo pochi soldi. Una somma di 30 euro complessivi, al massimo. Nella sede non c’è denaro contante, visto che il tesoriere porta sempre tutto con sé. Il problema è che non esiste un sistema di videosorveglianza e, soprattutto di notte, la zona del nucleo industriale non è assolutamente sicura». Ma Fabiani ha un forte sospetto: «È strano che, con tutti i computer presenti in ogni stanza della sede dell’Asm, ne sia stato sottratto solo uno. Siamo nell’occhio del ciclone, non vorrei che si trattasse di un atto intimidatorio».
 



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