CAMARDA L'ATTESA DELLA RINASCITA - FELICE...AL CENTRO DEL PAESE

 Una padella a terra, con delle uova a friggere su una brace improvvisata è l’unico segno di vita in un paese fantasma. Viene da pensare a un Western all’italiana. Ti aspetti che da un momento all’altro sbuchi da un vicolo Bud Spencer, oppure Terence Hill. Non l’hanno girato da queste parti, del resto, il sequel di «Lo chiamavano Trinità»? E invece, da una catasta di legna, salta fuori lui: Felice Spagnoli. Camicia a scacchi, barba bianca e basco alla Pablo Picasso, non ha mai voluto lasciare la sua vecchia casa che si trova di fronte alla chiesa di San Giovanni. Inutile l’assegnazione di un container o di un Map dall’altra parte della frazione; un alloggio provvisorio, come quello che è toccato a tutti. Lui, classe 1944, è rimasto in centro insieme ad alcuni cani e tanto silenzio. «Siamo in due qua: ci siamo io e Felice», scherza, mentre si siede a mangiare accanto alle cianfrusaglie di casa. Poi il suo sguardo si fa serio, ma neanche troppo. «Mi hanno espropriato i terreni che usavo per le pecore per fare le nuove case e non mi hanno ancora pagato». Le sue parole sono interrotte dai rintocchi dell’orologio del 1874 di fronte alla fontana del Treo. Qui le lancette girano, ma segnano la “mezza” quando sono da poco passate le 15. Chissà perché poi. FUORI TEMPO. «Questa piazza è l’incrocio di tre strade», spiega Pasquale Corriere, ex consigliere comunale – un’istituzione da queste parti. «È il cuore del paese vecchio, qui sono nati amori e amicizie che hanno lasciato un segno indelebile sulla pelle degli abitanti della frazione». Non a caso, il Treo dà anche il nome all’associazione culturale del paese che, sotto la guida di Walter Scipioni, porta avanti una serie di iniziative culturali per Camarda. Travi e puntellamenti hanno preso il posto delle macerie. Il piano di ricostruzione è nei cassetti del Comune insieme a quello delle altre frazioni e chissà per quanto. «Poco o niente si muove», valuta Antonio Scipioni, presidente di circoscrizione fino al 2012. «Qui a malapena hanno rimosso le macerie e sono stati eseguiti interventi su case lievemente danneggiate (edifici B o C). Tutto il resto è fermo». Uno dei primi lavori è stato condotto alla torre del Castello che, di fatto, è implosa su se stessa. «Proprio nelle settimane prima del sisma», ricorda Corriere, «era stato portato a termine un piano di riqualificazione dell’area del Castello, un progetto da 200mila euro per azioni non strutturali». SOCIALE. Con una popolazione residente che riesce comunque a gravitare in paese, grazie anche ai 32 Map e le 5 piastre del Progetto Case (ospitano circa 700 persone), la prima priorità è quella di creare spazi di aggregazione sociale. È ancora Corriere a fare il punto: «Al momento, l’unico luogo di riferimento per la comunità è la tenda amica, nel quartiere Case». Un’area sfruttata per feste e iniziative sociali, per cercare di superare il concetto di quartiere-dormitorio. «Le persone del posto fanno gruppo», segnala, «ma a questi alloggi sono state assegnate tante famiglie aquilane che mangiano, dormono, parcheggiano l’auto e ripartono a lavorare». Corriere cammina in avanti fino alla casa di Elisa «Lisetta» Moscardi, la donna che assistette Mussolini durante la prigionia a Campo Imperatore, scomparsa nel 2001, all’età di 92 anni. Da quel punto, guardando verso Filetto, l’ex consigliere indica un’area. È lì che verrà realizzato il centro polifunzionale su terreno concesso all’associazione «Insieme per Camarda». Una struttura completa, cofinanziata grazie alle donazioni di Gianna Nannini e delle Amiche per l’Abruzzo, ma anche di tante comunità di italiani all’estero, per un investimento iniziale di 236mila euro. TURISMO. «Qui sorgerà anche il campo sportivo», aggiunge Corriere, elencando una serie di iniziative e proposte volte ad attirare i turisti da queste parti. Impossibile non pensare a San Pietro della Ienca e alla chiesetta-santuario cara a Giovanni Paolo II. Un borgo che è parte integrante della frazione, dove molti residenti della zona hanno una seconda casa. Questa zona veniva usata nei secoli scorsi per la transumanza verticale. «Ci sarebbe da dare linfa al turismo diffuso», aggiunge, «incentivando i proprietari a restaurare le proprie case». Di tutto questo e di molto altro, l’ex consigliere ha parlato al ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca durante una recente visita informale. Lo stesso Progetto Case, una volta esaurita la sua funzione emergenziale, potrebbe essere trasformato in un albergo diffuso. E poi c’è il borgo di Pescomaggiore da recuperare. Tornando a parlare di aggregazione, un porto sicuro è il bar del Ruscello. Qui, nello spazio di pochi metri quadri, incontri avventori di ogni tipo: alpini di rientro da un raduno di sezione, anziani del paese – maestri di briscola – giovani dotati di iPhone specialisti nel Ruzzle, persino una comitiva di giapponesi. Tra i tavoli anche Mario Marcocci, pensionato 62enne che ogni giorno prende la sua Panda e si sposta dalla vicina frazione di Filetto. «Lì c’è poco da fare, ormai». FILETTO. E già, perché se da una parte il panorama è magnifico, dall’altra il borgo di Filetto sta vivendo degli anni difficili. «Non è tanto colpa del terremoto, quanto della crisi», sottolinea Maria Roberta Marcocci, da dietro il bancone dell’unico locale rimasto aperto. «Se qualcuno si sente male ci vuole per forza l’elisoccorso e i servizi sono erogati a fatica a causa della distanza», incalza. «Non ci possiamo neanche permettere di morire», aggiunge un cliente, «visto che al cimitero non ci sono più posti». È Gianni Tramontelli a fare da guida nel borgo, da piazza delle Aie (piazza delle Cese) fino alla chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, una delle poche rimaste in piedi, mentre la chiesa omonima di Camarda è oggetto di un intervento di ristrutturazione. «Ora, dopo quattro anni», conclude la barista, «stanno mettendo i puntellamenti, a cosa serve? Se qualcosa doveva cadere è già caduta. Temo che per la ricostruzione, quella vera, di anni ce ne vorranno 40».


- da Il Centro -



Condividi

    



Commenta L'Articolo