Asteroide 2012 DA14: si sta allontanando. Le immagini

Addio 2012 DA14. L'asteroide si sta allontanando sempre di più dalla Terra, dopo essere passato a soli 27mila chilometri dalla sua supeficie, lo scorso 15 febbraio. E arrivano nuove  immagini.

Dopo quelle fornite dal VirtualTelescope, altre foto sono state scattate dalla Stazione Osservativa di Campo Imperatore e sono state rese note dall'Istituto Nazionale di Astrofisica. I due filmati sono stati realizzati componendo immagini ottenute tra le 4:32 e le 5:05 della mattina del 16/2/2013, quindi qualche ora dopo il massimo avvicinamento di 2012 DA14.

L'osservatorio dell'Inaf, che sorge a 2200 metri di altezza, grazie ad un recentissimo upgrade del sistema di controllo del telescopio, è riuscito a seguire il passaggio dell'asteroide. “La notte era cominciata male per via delle condizioni avverse del cielo – ha detto il direttore Andrea Di Paola – ma, come spesso succede a Campo Imperatore, il cielo è mutato e alle 4:00 siamo riusciti a riprendere l’asteroide grazie alle precise posizioni fornite dal servizio Neodys”.

Intanto dalla Nasa arrivano nuove rassicurazioni sul fatto che la pioggia di meteoriti che ha avuto luogo lo stesso giorno in Russia non aveva nulla a che vedere col passaggio ravvicinato dell'asteroide: “La traiettoria del meteorite in Russia era significativamente diversa da quella dell'asteroide 2012 DA14, che lo rende un oggetto completamente estraneo. È ancora in corso la raccolta di informazioni sulla meteora russa e si stanno svolgendo ancora le analisi preliminari. Nei video della meteora, quest'ultima si è vista passare da sinistra a destra di fronte al sole che sorgeva, il che significa che era in viaggio da nord a sud. La traiettoria dell'asteroide 2012 DA14 andava nella direzione opposta, da sud a nord."

Le osservazioni della Nasa dell'asteroide col Goldstone Solar System Radar, si concluderanno domani, 20 febbraio, quando la roccia sarà ormai lontana. Ma il programma Near Earth Object Observation (Neoo) della Nasa continuerà a monitorarlo per calcolare l'orbita dei prossimi approcci.

Francesca Mancuso



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