Esercitazione di emergenza con tremila volontari a Campotosto - Simulazione di un terremoto

 Si chiamerà Europrotec 2013, l'esercitazione europea della Pociv-Arci nazionale, che sarà realizzata in collaborazione col dipartimento di Protezione civile e il Comune di Campotosto e che si svolgerà in Abruzzo, dal prossimo 30 maggio al 2 giugno. L'appuntamento, che vedrà protagonisti almeno 3mila fra volontari italiani ed europei, forze dell'ordine, autorità e curiosi, si terrà a Campotosto dove sarà allestito un campo di Protezione civile con centinaia di tende. Al centro dell'esercitazione ci sarà la simulazione di un terremoto come quello che ha colpito L'Aquila nel 2009. Obiettivo: verificare l’efficacia del sistema di Protezione civile a livello nazionale e internazionale. In particolare, l’esercitazione vorrà sperimentare la capacità di risposta delle componenti e delle strutture operative del servizio nazionale, e la capacità dell’Europa di fronteggiare una grave calamità attraverso l’attivazione del meccanismo europeo di protezione civile. Quella abruzzese sarà la seconda esercitazione del genere che si svolge in Italia, dopo quella che ha ospitato la Toscana nel 2010. «Per il resto le esercitazioni si sono tenute sempre in altri Paesi d'Europa» spiega Andrea Di Mario, responsabile regionale Prociv-Arci Abruzzo. «A fianco alla simulazione del terremoto ci saranno anche esercitazioni che riguardano i rischi antropici e naturali del territorio: dall'incendio, alla ricerca dei dispersi, agli interventi con gli elicotteri. Grazie al grande impatto mediatico della manifestazione si riporterà l'attenzione sul sisma ormai dimenticato dell'Aquila. La partecipazione attiva del dipartimento di Protezione Civile italiano, insieme a quelli di Germania, Belgio, Spagna, Francia, Olanda, Finlandia, Portogallo e Grecia porterà sull'indotto economico dell'aquilano una ventata di respiro. Stiamo facendo il possibile affinché tutto sia preparato con minuziosità per garantire la riuscita della manifestazione». La riproduzione del terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009 avrà diversi momenti: dal primo soccorso alla prima elaborazione dello scenario di danno, alla dichiarazione dello stato d’emergenza, con l'attivazione dei centri operativi comunali (Com) e poi di quelli provinciali e territoriali per supportare il coordinamento e la gestione dell’emergenza. Infine l'attivazione dei piani d’emergenza. Si tratta, dunque, di una manifestazione di grande rilievo che potrà avere una ricaduta positiva, e non solo di immagine, anche per il capoluogo di regione distante poche decine di chilometri. Sabato scorso, intanto, un gruppo di rappresentanti della Prociv-Arci Abruzzo ha ricevuto un riconoscimento all'interno dell'iniziativa organizzata dalla Regione Emilia- Romagna, a Bologna. L’incontro è stato organizzato per rendere pubblico il ringraziamento da parte delle istituzioni a tutti coloro che si sono impegnati e messi all’opera fin da subito dopo il terremoto che nel maggio scorso ha colpito l’Emilia-Romagna, provocando 28 morti e 397 feriti e producendo danni in 57 Comuni. In particolare, l'Abruzzo ha realizzato il campo San Carlo nel Comune di Sant'Agostino in provincia di Ferrara. La manifestazione si è svolta al Palazzo dello sport “PalaDozza” (piazza Azzarita 8, a Bologna), dalle ore 10 circa. «Solo insieme ce la possiamo fare. Siete la ragione di orgoglio di questo Paese», così il presidente della Regione Vasco Errani ha ringraziato i 3.500 intervenuti. Alla manifestazione hanno partecipato numerosi gruppi Abruzzo della Prociv-Arci: Aquile Bianche dell'Aquila, Gvdpc Tempera, Proloco di Coppito e Prociv-Arci Campotosto, che si sono avvicendati in turni insieme alle associazioni della colonna nazionale mobile Prociv-Arci, nella gestione del campo di accoglienza. Gli stessi gruppi in questi giorni stanno lavorando all'allestimento dell' Europrotec 2013. La Prociv- Arci. Nel 1984 è nata, federata all'Arci Caccia, la Prociv impegnata nella difesa dei boschi dagli incendi o contro i fitofarmaci, escavazioni abusive. In questi ultimi anni la Prociv-Arci, che è riuscita ad avere una diffusione più capillare . È una delle cinque colonne mobili del dipartimento di Protezione civile.

 



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