Contro la crisi spunta l’idea dell’orto comune!

 Un’iniziativa destinata a far discutere. In tempi di crisi, con le famiglie che faticano ad arrivare a fine mese e spesso sono costrette a tirare la cinghia per far quadrare i conti, si torna a coltivare la terra. E non è un modo di dire. Nasce così, dall’idea di un gruppo di volenterosi abitanti di San Demetrio ne’ Vestini, «l’orto comune»: uno spazio dove coltivare verdure e ortaggi, come si faceva in passato, e dove piantare persino alberi da frutta. L’area è già stata individuata: un’ampia lingua di terreno che si estende dietro la chiesa parrocchiale dedicata a Tutti i Santi, a metà strada tra il centro del paese e la frazione di San Giovanni. Il Comune, che ne è proprietario, ha deciso di metterlo a disposizione della cittadinanza gratuitamente, su richiesta della parrocchia. L’orto comune non sarà coltivato da un singolo cittadino, ma da gruppi di sandemetrani che se ne prenderanno cura a turno. Una rotazione stabilita nel corso della riunione, che si è svolta qualche giorno fa, nella sede parrocchiale. Anche il raccolto sarà equamente diviso e distribuito tra le famiglie in difficoltà, gli anziani soli e quanti hanno partecipato attivamente al progetto. Il tutto in nome del risparmio e della solidarietà. «Dopo il terremoto», afferma Silvano Cappelli, sindaco di San Demetrio, «sono venuti a mancare i punti di riferimento e di socializzazione, che hanno sempre caratterizzato la realtà vestina. Per questo abbiamo abbracciato volentieri l’idea, nata su iniziativa della parrocchia, di realizzare un orto comune: un luogo fisico dove recuperare una rinnovata socializzazione, ma soprattutto un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà e agli anziani che vivono soli». Genuinità dei prodotti e risparmio animano l’iniziativa «portata avanti grazie alla volontà di un nutrito gruppo di abitanti del paese», spiega Cappelli, «che coltiveranno la terra, semineranno e pianteranno, occupandosi anche dell’irrigazione, per poi distribuire i prodotti raccolti. In tempo di crisi, è un modo per fare economia». L’amministrazione comunale ha deciso di concedere gratuitamente l’uso del terreno, senza alcun affitto: ai parrocchiani basterà presentare una sorta di resoconto del lavoro svolto. Con una parte del raccolto dell’orto comune verranno organizzate feste e conviviali nella Casa gialla della parrocchia.

 



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