Gli studenti universitari scortano il Cristo morto alla Processione del Venerdì santo

Saranno gli studenti universitari a scortare il simulacro del Cristo Morto nella processione del Venerdì santo, in programma il 29 marzo. Un rito molto sentito, che richiama ogni anno migliaia di fedeli e che anche in questa edizione sarà condizionato, dal punto di vista del percorso, dalle vie ancora ingabbiate del centro storico ferito dal sisma. Il corteo prenderà il via alle 20 dal sagrato della Basilica di San Bernardino. Percorrerà via San Bernardino e poi, ai Quattro Cantoni, imboccherà corso Vittorio Emanuele in direzione di Piazza Duomo. All’altezza di via Cesare Battisti la processione girerà a destra, verso Piazza San Marco, risalirà per via Indipendenza, passerà davanti al Duomo, percorrendo l’anello della piazza e poi di nuovo in direzione corso Vittorio Emanuele e via San Bernardino, per il rientro davanti alla Basilica, che è ancora chiusa. Qui, sul sagrato, l’arcivescovo Giuseppe Molinari, affiancato dall’ausiliare Giovanni D’Ercole, pronuncerà una breve omelia sulla Passione di Cristo. Ad accompagnare il rito, come da tradizione, le note del «Miserere» di Selecchy, affidate alle associazioni corali cittadine. Un percorso del dolore, scandito dal passaggio dei preziosi simulacri realizzati dall’artista Remo Brindisi, ai quali dallo scorso anno si è aggiunto quello dedicato alle 309 vittime del terremoto. «La stele che ricorda i martiri del sisma», spiega Michele Iannacci dell’associazione “I Cavalieri del Venerdì santo”, «sarà sorretta e scortata dai familiari delle vittime, che nel 2012 hanno scortato anche il Cristo Morto. La loro presenza renderà ancora più significativo e carico di commozione il corteo. Il percorso, già ridotto dopo il 2009, ha subìto ulteriori modifiche, a causa della chiusura di alcuni tratti del centro storico».

 



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