Emergenza sicurezza nei paesi

«Esiste un'emergenza sicurezza diffusa su tutto il territorio, esplosa dopo il sisma. L'impegno della forze dell'ordine è encomiabile, ma serve un potenziamento degli organici. Le ronde, da sole, servono a poco». I sindaci dei comuni dell'Aquilano, alle prese con il dilagante fenomeno della microcriminalità, bocciano l'idea di turni di vigilanza organizzati dai cittadini, per potenziare i controlli e prevenire atti criminosi. E invocano un aumento del numero di agenti in servizio nel cratere. «Con le forze dell'ordine c'è un rapporto di massima collaborazione», afferma Silvano Cappelli, sindaco di San Demetrio che fa notare come la locale stazione dei carabinieri sia a servizio di una decina di paesi, da Fossa a Prata D'Ansidonia, «non credo che le ronde rappresentino un deterrente ai furti nelle abitazioni; potrebbero, al contrario, ingenerare situazioni spiacevoli. Le abitudini, dopo il terremoto, sono cambiate e di questo i cittadini devono essere consapevoli, segnalando alle forze dell'ordine movimenti sospetti. Questo può essere utile, ma l'esperimento delle ronde notturne ad opera dei residenti, in altre zone d'Italia, è fallito». E' dello stesso avviso il sindaco di Villa Sant'Angelo, Pierluigi Biondi (foto a destra in alto). Proprio a Villa, borgo semidistrutto dal sisma, un'anziana coppia di coniugi è stata presa di mira e rapinata all'interno del Map. «L'Aquila si è dilatata a dismisura», evidenzia Biondi, «così come i paesi del circondario. Bisogna mettere le forze dell'ordine nelle condizioni di operare, aumentando la presenza di militari sul territorio, risolvendo il problema degli agenti aggregati alla Questura dell'Aquila dopo il sisma. Ma questo è solo un punto di partenza di un progetto di sicurezza territoriale più ampio: basti pensare che le caserme dei carabinieri, il primo presidio locale, operano sotto organico ormai da tempo». A preoccupare, secondo Biondi, sono anche episodi di microcriminalità come i furti di rame, sempre più numerosi, messi a segno di notte, persino nei cimiteri. «La prospettiva è preoccupante», incalza il sindaco di Villa Sant'Angelo, «con l'apertura dei cantieri legati alla ricostruzione pesante arriverà altra manodopera e i problemi di controllo del territorio aumenteranno». Anche per Emilio Nusca, ex sindaco di Rocca di Mezzo e coordinatore dei sindaci del cratere, «occorre un aumento delle forze dell'ordine in servizio nell'aquilano, in particolare nei piccoli centri e nelle zone periferiche. La rapida diffusione della microcriminalità è un dato incontrovertibile, ma il controllo spetta alle istituzioni». Dopo Pasqua, annuncia Leonardo Gattuso, sindaco di Barete, è stato fissato un incontro in Prefettura: «I furti sono in crescita», dice, «serve un'azione di vigilanza congiunta, ma le ronde non rappresentano la soluzione». Lo stesso sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, intervenendo sull'argomento, ha mostrato «preoccupazione per l'aumento della criminalità, e pur ringraziando le forze dell'ordine, torno a chiedere un potenziamento dei controlli».
 



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