A migliaia nella notte attraversano in silenzio le strade del dolore. Alle 3,32 i 309 rintocchi

 Le mille fiaccole distribuite dai volontari delle associazioni aquilane di Protezione civile hanno illuminato il passaggio del lungo corteo che nella notte ha ricordato le 309 vittime del terremoto a quattro anni dalla tragedia che ha segnato la città. Il corteo silenzioso è partito alle 22 nei pressi del vecchio tribunale: in testa uno striscione nero con la scritta «Per loro, per tutti», portato dai familiari delle vittime. Tra questi Antonietta Centofanti, Vincenzo Vittorini e Renza Bucci e familiari degli universitari fuori sede deceduti nei crolli. Subito dopo i componenti del Comitato familiari delle vittime della Casa dello studente che hanno sorretto uno striscione in ricordo dei ragazzi morti sotto le macerie. E dietro a loro altri parenti con le fotografie delle otto giovani vittime. Hanno partecipato al corteo anche rappresentanti dei familiari delle vittime del terremoto di San Giuliano di Puglia, i parenti degli operai morti nel rogo dello stabilimento ThyssenKrupp a Torino e quelli delle vittime dell’incidente ferroviario di Viareggio, solo per citarne alcuni. In fondo i gonfaloni degli enti locali e delle associazioni che hanno portato la loro solidarietà alla città terremotata. Il corteo, formato da migliaia di persone tra cui molti giovani, si è poi snodato lungo via XX Settembre e, come una Via Crucis, ha fatto sosta nei luoghi del dolore dove ci sono stati crolli con vittime. La prima è stata fatta nei pressi dell’ex istituto magistrale, zona Villa Gioia, per commemorare le vittime di via Poggio Santa Maria. Un’altra fermata, sempre in via XX Settembre, al civico 123, nei pressi dell’ex sede Anas, dove ci sono state cinque vittime nel crollo di un palazzo. Sosta anche davanti all’imbocco di via Sallustio in onore di tutte le vittime del centro storico. Toccante la sosta davanti alle macerie della Casa dello studente. Lì è stato sistemato uno striscione bianco con su scritti i nomi di tutti gli studenti, compresi quelli fuori sede, che hanno perso la vita nei crolli. Un altro simbolo del dolore è il palazzo al numero civico 79 dove le vittime sono state nove. A loro l’omaggio dei rappresentanti provinciali della Consulta nazionale degli studenti. Sosta in silenzio, inoltre, davanti alle macerie di via Generale Rossi, e via Campo di Fossa e in altri luoghi vicini dove in tanti hanno perso la vita. Poi l’arrivo in piazza Duomo e la commemorazione nella chiesa delle Anime Sante con la messa e la veglia. Infine, al culmine nella nottata, i rintocchi e lo straziante appello dei nomi delle 309 vittime del sisma hanno rotto il doloroso silenzio illuminato dalle fiaccole della speranza. In mezzo alla gente comune anche molti politici. Non hanno fatto mancare la loro presenza, oltre al sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e altri rappresentanti di enti locali e istituzioni, anche il ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca, che ha invitato gli aquilani a essere ottimisti sulla rinascita della città. Tra la folla anche il sottosegretario del ministero dell’Istruzione Elena Ugolini.

- da Il Centro -



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