CONDANNATO L'AUTOMOBILISTA PER LA MORTE DI GIORGIA

Mano dura del tribunale di Roma in relazione a un omicidio colposo nel quale morì una studentessa aquilana di 24 anni, Giorgia Fioravanti, investite e uccisa da un’auto mentre era in moto. L’automobilista, un pugliese di 28 anni, Antonio Larotonda, è stato condannato a un anno e quattro mesi di reclusione ma rischia di andare subito in carcere visto che non è stata concessa la condizionale. Secondo l’accusa l’imputato guidava l’auto sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e per questo, essendoci pure la reiterazione del reato per fatti precedenti, non sono stati concessi i benefìci di legge. Gli avvocati di parte civile Massimo Costantini e Isidoro Isidori hanno indotto il giudice a contestare il secondo comma dell’articolo 589 che disciplina l’omicidio colposo aggravando la sanzione. L’incidente avvenne nel pomeriggio del 7 dicembre 2011 nei pressi della stazione Tiburtina a Roma. Alla guida della moto sulla quale era anche la ragazza aquilana c’era un amico. Lo schianto fu violentissimo e per la ragazza, che studiava a Roma, non ci fu nulla da fare. La sorte volle che i genitori della vittima, Dino e Delfina, proprio in quel giorno, si stavano muovendo dall’Aquila verso la Capitale per andare a trovare la figlia. La notizia della tragedia, che ancora sconvolge amici e parenti, commosse due comunità: San Nicandro, frazione di Prata d’Ansidonia, e Castelnuovo, frazione di San Pio delle Camere, paesi di origine dei genitori di lei. Giorgia era figlia unica e viveva all’Aquila quando non era a Roma per motivi di studio. La maggior parte del tempo libero la trascorreva spesso a San Nicandro, paese dei nonni materni.

- da Il Centro -



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