Rubavano automobili di lusso dure condanne in tribunale

 Facevano parte di una banda che due anni fa rubò decine di auto di lusso nell’Aquilano sempre con la stessa tecnica: si introducevano nelle abitazioni di notte prelevando le chiavi delle macchine per poi allontanarsi. Due dei componenti della banda sono stati condannati ieri in tribunale a quattro e tre anni di reclusione. Si tratta di due albanesi che furono arrestati dalla polizia stradale e dalla squadra Mobile: Hysen Loca e Ilir Rinxi. Nel corso del processo il pm aveva chiesto cinque anni di carcere ma poi il collegio, presieduto dal giudice Giuseppe Grieco, ha mitigato le sanzioni nella sentenza. Negli ultimi mesi del 2011, dunque, ci furono nella nostra zona dei furti di Mercedes, Audi, Bmw e Porsche, tutte auto del valore tra i 30 e i 70mila euro. Le macchine venivano rubate prelevando le chiavi nelle abitazioni. La scelta di tale modo operativo poggiava sulle difficoltà create dai nuovi sistemi di antifurto. I ladri penetravano nelle case forzando le finestre e prendevano non solo le chiavi ma anche quanto alla loro portata come orologi, quadri, preziosi, telefonini e piccoli computer per poi ricettare la merce in Campania. Si trattava di furti commessi sulla base di sopralluoghi. La svolta dell’indagine ci fu quando i ladri, dopo essere entrati in un’ abitazione a Cagnano Amiterno, si impossessarono di una Ford. I malviventi furono intercettati nei pressi di Frosinone. Uno di loro venne arrestato e altri vennero messi in cella dopo brevi indagini. Tra L’Aquila, Rieti, Terni e Perugia furono decine le macchine rubate dalla banda. La maggior parte di questi mezzi fu recuperata. In quel periodo i furti d’auto erano diventati un’ossessione visto che furono prese di mira anche auto parcheggiate nel Progetto Case.

 



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